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Matteo Renzi, bonus neomamme: ecco i requisiti per averlo

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Ignazio Stagno
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Dopo annunci in diretta tv, retromarce e critiche dal Tesoro, a quanto pare il governo avrebbe intenzione di far partire nel 2015 il bonus per le neomamme. Secondo l'ultima versione circolata, si tratta di un contributo esentasse riconosciuto a partire dal 2015 per ciascun figlio (anche adottato) alle famiglie con reddito annuo paria a 30mila euro ai fini Isee . Il contributo, triennale, sarebbe assicurata a ciascun nucleo familiare con cinque o più figli, senza alcun limite di reddito. Di fatto il bonus dovrebbe essere corrisposto mensilmente, come precisa il governo e non con un assegno in un'unica soluzione, di non meno di 900 euro come era trapelato da alcune anticipazioni nel corso della giornata. L'effetto del bonus voluto dal premier a sostegno della natalità sarebbe 'sterilizzato' ai fini Irpef. Non aumenta cioè il reddito. Il bonus - Critiche le opposizioni. Il presidente della commissione Affari costituzionali della Camera Francesco Paolo Sisto (FI) l'ha definita "una vera e propria trovata pubblicitaria", uno "pseudo-incentivo alla natalità rivolto ad una platea di soggetti benestanti". Per il vice presidente dei senatori leghisti, Sergio Divina, "il bonus per le neo mamme, annunciato da Matteo Renzi, si rivelerà l'ennesima pioggia di “soldi nostri” ad appannaggio di “nonItaliani”", dal momento che la natalità degli stanieri in Italia supera ampiamente quella dei nuclei familiari autoctoni.

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