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Euromedia, il sondaggio della Ghisleri su Silvio Berlusconi: "Con lui in campo Forza Italia seconda al 30%"

Giulio Bucchi
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Berlusconi "libero" vale il 30%, almeno. Ne è convinta Alessandra Ghisleri, sondaggista di Euromedia Research e analista di fiducia di Ballarò nonché dello stesso Silvio Berlusconi. A colloquio con Tommaso Labate sul Corriere della Sera, la Ghisleri non vorrebbe fare numeri, "anche perché, in termini percentuali, un conto di questo tipo è impossibile farlo adesso". Poi, però, qualche indizio su quanto può guadagnare Forza Italia con il suo leader pienamente recuperato alla causa lo concede, eccome. "Se Berlusconi riuscisse a trovare la sua agibilità politica, potrebbe iniziare la sua risalita e puntare al secondo posto", spiega al Corriere. Il secondo posto, secondo tutti i sondaggi, al momento spetta al Movimento 5 Stelle, oscillante tra il 20 e il 22 per cento. Forza Italia, invece, è staccata: tra il 14 e il 16%, e secondo alcune rilevazioni è dietro addirittura alla Lega Nord di Matteo Salvini.  Quanto può crescere Berlusconi - "Dietro il 14-15 per cento che i sondaggisti attribuiscono al momento a Forza Italia, ci sono altrettanti italiani che ancora ripongono la propria fiducia in Berlusconi e basta - sottolinea però la Ghisleri -. Se l'ex premier avesse un'agibilità politica basilare, che gli consentirebbe di spostarsi dalla Lombardia e da Roma per fare campagna elettorale, già quella avrebbe degli effetti sui sondaggi. Figuriamoci se riuscisse a ricevere anche la possibilità di candidarsi". Berlusconi lo sa e per questo starebbe cercando di fare pressioni su Matteo Renzi sulla legge elettorale, perché il premio di maggioranza alla lista (e non alla coalizione) gli potrebbe consentire di andare al ballottaggio (a meno che, naturalmente, il Pd non superi il 40%). Ci sono poi due incognite. La prima è su Renzi: "Gli interrogativi riguarderanno l'eventuale arretramento della crisi economica" e l'ipotesi che il Pd "lasci ulteriore spazio a sinistra". Dentro Forza Italia, invece, la Ghisleri non vede alternative all'ex premier: tolto Berlusconi, "il partito viene percepito come in preda alle liti continue. Se non hai delle persone-chiave in grado di portare in giro il tuo messaggio, in politica non cresci". Agibilità e candidabilità - La condizione basilare per la rimonta, come sottolinea la Ghisleri, è però la riconquista della agibilità politica (che arriverà a fine febbraio, quando Berlusconi finirà i servizi sociali a Cesano Boscone con l'obbligo di restare a Milano nei weekend) ma soprattutto la candidabilità. Se non andrà in porto il decreto fiscale già ribattezzato "salva-Cav" e congelato da Renzi un paio di settimane fa, Berlusconi e i suoi legali confidano in una sentenza favorevole a marzo da parte della Corte europea dei diritti dell'uomo, che deciderà sulla legittimità o meno dell'applicabilità della Legge Severino al Cavaliere. 

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