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Silvio Berlusconi al Tg5 contro Matteo Renzi: "Italia avviata su una deriva autoritaria"

Giovanni Ruggiero
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Il Patto del Nazareno è di fatto in agonia. Lo confermano le parole di Silvio Berlusconi che si scaglia contro Matteo Renzi in un'intervista al Tg5. L'ex premier si sfoga: "Avevamo creduto di poter fare insieme le riforme istituzionali e la legge elettorale e di avere un presidente della Repubblica condiviso. Ma il Partito democratico non ha rispettato i patti per puri interessi di parte". Gli accordi erano altri secondo il presidente di Fi: "Non era questo il patto del Nazareno che volevamo, non era questo l'obiettivo che volevamo raggiungere insieme per il bene del Paese". Verso la dittatura - Contro Renzi Berlusconi non usa mezzi termini: "È inaccettabile che il presidente del Consiglio impegni tutti gli sforzi del governo e del Parlamento per affrontare leggi certamente di rilievo, ma che non hanno alcuna urgenza, stante la drammatica situazione in cui versa il Paese". La delusione di Berlusconi fa riferimento alla norma del decreto Milleproroghe con cui Rai e Mediaset saranno costrette a pagare 50 milioni di euro per le frequenze tv: "Così è venuto meno il nostro sogno di un progetto condiviso e anzi: per come si sta delineando la nuova legge elettorale - avverte Berlusconi - con una sola Camera eletta dal popolo, con il terzo Presidente del Consiglio non eletto dagli italiani, avvertiamo il rischio che vengano meno le condizioni indispensabili per una vera democrazia e che ci si possa avviare verso una deriva autoritaria".: "Così è venuto meno il nostro sogno di un progetto condiviso e anzi: per come si sta delineando la nuova legge elettorale - avverte Berlusconi - con una sola Camera eletta dal popolo, con il terzo Presidente del Consiglio non eletto dagli italiani, avvertiamo il rischio che vengano meno le condizioni indispensabili per una vera democrazia e che ci si possa avviare verso una deriva autoritaria".

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