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Luca Lotti: "I ragazzi di Salò aiutavano i nazisti"

Lucia Esposito
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E' il braccio destro di Matteo Renzi. Il sottosegretario Luca Lotti, ha ricevuto da Renzi il compito di  di organizzare le celebrazioni del 25 aprile. Intervistato da Repubblica Lotti conferma quanto detto da Sergio Mattarella sul fatto che i giovani ventenni e trentenni ignorano la Resistenza e dice: "Il nostro compito, come governo, sia far sì che questo pezzo di Storia entri nelle scuole. E quindi, attraverso i ragazzi, anche nelle case, che sia oggetto di discussione la sera, in famiglia. Stiamo lavorando insieme all' Anpi su questo progetto. E usiamo tutti i mezzi - Twitter ma anche la street art - per coinvolgere i ragazzi in questo racconto". E ammette: "Renziano o non renziano questa storia la sento mia". E a chi contesta la celebrazione del 25 aprile da parte dei renziani, lui risponde: "Secondo me chi la pensa in questo modo fa un errore e commette un torto proprio nei confronti di quelle persone che combatterono in nome di quei valori. Revisionismo - Il 25 aprile non deve appartenere a una parte sola ma a tutta la Nazione. E noi ci ispiriamo ai valori dell' antifascismo - giustizia, libertà, eguaglianza - facendo politica tutti i giorni, anche portando avanti il nostro programma". E a chi accusa il governo di stravolgere la Costituzione, risponde: "Criticate pure le nostre riforme, ma sul merito. Non è legittimo usare la Storia come una clava per provare a demolire quello che stiamo facendo". Alla domanda sul revisionismo, sull'invito fatto da Mattarella a non equiparare i combattenti delle due parti, Lotti risponde così: "Basta, è arrivato il momento di mettere un punto anche sul revisionismo. Settanta anni fa l' Europa era occupata dai nazisti, c' erano ufficiali che ammazzavano dieci italiani innocenti per ogni soldato tedesco ucciso, i "bravi ragazzi" della Rsi aiutavano a rastrellare gli ebrei che venivano mandati nei forni. E' chiaro chi stava dalla parte del torto e chi aveva ragione. Ma è il momento che il 25 aprile diventi davvero la festa di tutto il Paese».

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