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"Vendola diventa papà". Bechis, clamorosa soffiata: quello strano viaggio di Nichi

Andrea Tempestini
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Ristorante del centro di Roma, in una tavolata un gruppo di militanti di Sel e fra loro anche un paio di parlamentari. Sono i giorni della gran discussione sulle unioni civili e le adozioni per coppie omosessuali. Ovvio che se ne parli anche a tavola. Nel bel mezzo della serata orecchie indiscrete captano una conversazione quasi sottovoce fra due commensali: «Ma lo sai che Nichi ce l'ha fatta? Diventerà padre come voleva. Mancano solo due mesi. In California...». In quella compagnia quando si dice «Nichi», si pensa subito a Vendola. E a chi ha sentito quelle parole è subito venuta in mente una intervista del leader di Sel al Manifesto a fine gennaio. Gli chiedono se ha mai pensato a sposarsi e ad avere un figlio. Lui risponde che la domanda deve essere fatta anche al suo compagno, l'italo-canadese, Ed Testa. Ma aggiunge: «Posso dire che sono sufficientemente giovane per vivere l'esperienza del matrimonio e mi piacerebbe molto crescere un figlio». Poi se la prende con chi «preferisce un bimbo in orfanotrofio piuttosto che affidarlo a una coppia gay». Infine un proposito bellicoso: «Voglio dire anche che sono troppo vecchio per potere sopportare mutilazioni e rinvii al mio diritto di avere diritti». È dunque lui il Nichi della conversazione, pronto a prendersi quel diritto in California, dove la legge ammette anche la maternità surrogata? Vendola in quei giorni è in Canada, al seguito del compagno che doveva occuparsi dei genitori. Alla domanda esplicita offre con cortesia la sua risposta: «Non mi risulta affatto». Ma conferma il desiderio di paternità esplicitato in quella e in altre interviste... di Franco Bechis @FrancoBechis

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