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Matteo Renzi pronto a tutto, Paolo Gentiloni kamikaze: "Bene bene, finalmente è..."

Giulio Bucchi
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Al Nazareno lo chiamano "gioco di squadra", ma qualcuno lo legge come il sogno di Matteo Renzi: mandare Paolo Gentiloni allo sbaraglio. Se possibile, fargli sporcare il più possibile le mani con il fango della campagna elettorale. Il segretario del Pd, in costante debito d'ossigeno dando un'occhiata ai sondaggi, si sarebbe rallegrato con i suoi dopo aver letto la polemica tra il premier e la sindaca di Roma Virginia Raggi. "Questa amministrazione non è il massimo dell'efficienza", ha detto Gentiloni dei 5 Stelle della Capitale.  Per approfondire leggi anche: "Matteo, fai un passo indietro", la clamorosa lettera del renziano di ferro "Paolo è finalmente entrato in campagna elettorale. Per la prima volta ha attaccato la sindaca, bene, bene. Questo è un fatto importante", sono le parole di Renzi secondo un retroscena di Maria Teresa Meli sul Corriere della Sera. L'obiettivo dei vertici Pd è puntare tutto sul volto rassicurante del presidente del Consiglio, che nonostante un anno senza troppi sussulti sembra più convincete presso l'elettorato rispetto al suo più nevrotico capo partito. "Andrà di più in televisione, farà qualche comizio: non forzerà la mano, ma ci sarà", è la linea dem. Anche per questo Gentiloni si è speso in prima persona apparendo nello stesso giorno a Roma e a Torino, le due "capitali politiche" del Movimento 5 Stelle. Ovviamente, il premier non lo fa solo per spirito di servizio: sa che in queste settimane si giocherà molto del suo futuro. Se il Pd perderà le elezioni ma otterrà più voti di Forza Italia, il candidato più credibile a Palazzo Chigi, via larghe intese, sarà proprio lui. Anche per questo, tra l'altro, la campagna mediatica di Renzi e Pd ha un solo nemico: Di Maio, non Berlusconi.

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