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Liberi e Uguali vuole la patrimoniale: la conferma di Pietro Grasso e Pier Luigi Bersani

Andrea Tempestini
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Liberi e Uguali scopre le carte del suo programma economico. E in cima alla lista delle proposte del movimento guidato da Pietro Grasso, presidente del Senato, c'è l'imposta di equità sul patrimonio. Un'imposta unica su redditi da capitale e patrimoni. E quindi, come ammette Pier Luigi Bersani, uno dei fondatori del partito, una sorta di tassa patrimoniale. «Sì, uno può chiamarla così. Sostituisce tutte le patrimoniali che ci sono, perché ci sono, a parità di gettito. Mettendo un elemento di equità, di progressività», ha spiegato l'ex segretario del Pd. Leggi anche: Pietro Grasso, leader disperato: "Esisto anche io" La misura prevista «include la metà dei contribuenti», mentre «chi è sotto la media non paga niente». «Del resto», ha aggiunto Bersani, «i miliardari non puoi trattarli come straccioni perché poi si offendono». Da LeU arriva uno stop a sgravi fiscali e incentivi, senza «demagogia o promesse mirabolanti». «Il nostro è un programma molto ambizioso che vuole rilanciare il Paese e si basa sulla lotta all'evasione fiscale, il rilancio degli investimenti e sull'allegerimento dell'Irpef per i redditi medio bassi e per le imprese», spiega Grasso. Dal recupero dell'evasione fiscale, la formazione guidata dal presidente del Senato conta di recuperare 30 miliardi di euro da destinare per 20 miliardi alla revisione delle aliquote Irpef, per gli altri 10 miliardi alla riduzione delle tasse alle imprese, con l'eliminazione dell'Irap e dei contributi sociali che gravano sul lavoro. «Se si fa meno disuguaglianza c'è più crescita», assicura Bersani. Tra le proposte presentate ieri, poi, c'è anche un «piano nazionale di manutenzione del territorio con dentro green economy, difesa del suolo e scuole.

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