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Luigi Di Maio si prende l'Italia: "Dobbiamo governare noi, pronti al confronto con tutte le forze politiche"

Andrea Tempestini
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La sfida è appena iniziata. E questa sfida, a caldo, dopo il risultato delle elezioni, pare svilupparsi sull'asse che va da Matteo Salvini a Luigi Di Maio, rispettivamente il leader della Lega, il più votato nella vincente coalizione di centrodestra, e il candidato premier di quel M5s che il 4 marzo ha incoronato primo partito. Salvini, infatti, ha già rivendicato il mandato: "Io leader del centrodestra, governiamo". Di Maio, ovviamente, sta dalla parte opposto: "Sono fiducioso, il presidente della Repubblica saprà guidare questo momento con autorevolezza e sensibilità", ha affermato nel primo intervento dopo il voto dal quartier generale a 5 Stelle. Leggi anche: Il botto di Di Maio: plebisciti "fascisti" al Sud "Il M5s - ha proseguito Di Maio - è rappresentativo dell'intera nazione, e questo ci proietta inevitabilmente verso il governo dell'Italia. Sentiamo la responsabilità di dare un governo all'Italia, oggi le coalizioni di centrodestra e centrosinistra non hanno i numeri per governare, per questo ci prendiamo questa responsabilità". Dunque, il grillino indossa i panni del leader moderato, e afferma: "Agli investitori, alla comunità internazionale, ma soprattutto ai cittadini italiani - prosegue - diciamo che noi questa responsabilità la sentiamo". Secondo Di Maio, "oggi inizia la terza Repubblica e sarà la Repubblica dei cittadini italiani". Dunque, quelle che forse sono le parole più pesanti: "Siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche a partire da figure di garanzia da individuare per le presidenze delle Camera". Insomma, proprio come ha detto Beppe Grillo, non è più il tempo del "vaffa". E Di Maio lo dice chiaro e tondo: cerca sponde, alleanze, intrecci per andare a governare. Ma prima dovrà fare i conti con Salvini. A meno che Lega e M5s, proprio dall'elezione dei presidenti delle Camere...

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