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"Questo è il segnale...". Il colpaccio di Di Maio. Salvini in contropiede, cosa sta per succedere

Eliana Giusto
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La Lega ha appena fatto la sua scelta rompendo il centrodestra: Anna Maria Bernini. E Luigi Di Maio, circondato dai suoi, Roberto Fico, Alfonso Bonafede, Pietro Dettori e Vincenzo Spadafora, gongola. E' una prima vittoria, anche se tutti sono prudenti per l'imprevedibilità - palesemente dimostrata di Matteo Salvini. Il candidato grillino, riporta il Corriere della Sera in un retroscena, dice: "Certo sono due cose diverse, le Camere e il governo. Ma questo di Salvini è un segnale chiaro anche per l'esecutivo". Leggi anche: Di Maio, il retroscena-bomba. La telefonata di Fico: "Un gioco sporco". Rivolta nel M5s Ma tutto era cominciato la sera prima con la telefonata del leader della Lega a Di Maio: "Provo a convincere Silvio, se non ci riesco, rompo tutto". Di Maio, da parte sua è stato chiaro: "Per la presidenza del Senato siamo disponibili a sostenere Anna Maria Bernini o un profilo simile", "abbiamo detto che una Camera va a noi e un'altra all'altro vincitore. Che non è la coalizione, ma è la Lega. Se loro scelgono una di Forza Italia, ci va benissimo". Ma c'è il veto su Paolo Romani, e ci devono essere "garanzie che voteranno il nostro alla Camera". Quindi la svolta: il M5s annuncia che per Montecitorio presenterà Riccardo Fraccaro e non Roberto Fico, malvisto dalla Lega che invece gradisce il veneto Fraccaro.

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