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L'ombra di Romano Prodi, terrore puro per Salvini: come possono farlo fuori

Cristina Agostini
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Romano Prodi cadde - era il 27 febbraio 2008 -  per un voto, quello di Clemente Mastella. Del resto, all'epoca, il centrosinistra al Senato aveva solo 9 seggi di vantaggio. E ora che si formano i gruppi parlamentari, sottolinea la Stampa, un patto esclusivo tra Cinque Stelle e Lega raccoglierebbe in aula 167 voti, cioè 3 in meno di quelli che aveva Prodi. E con una maggioranza così risicata, Luigi Di Maio e Matteo Salvini da soli avrebbero, se va bene, un voto di vantaggio in ciascuna commissione. Ergo basterebbe un niente per dire addio a flat tax e reddito di cittadinanza. Per approfondire leggi anche: Toto-premier sul governo Di Maio-Salvini, il sondaggio Swg: Mentana a Palazzo Chigi E Salvini questo lo sa benissimo, tanto che ha detto: "Meglio avere i numeri, altrimenti non si va da nessuna parte". Ergo, senza l'appoggio di Silvio Berlusconi - piaccia o meno - non si va da nessuna parte.

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