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Silvio Berlusconi, Luigi Bisignani avverte chi lo sfotte: "Così vi fregherà tutti"

Gino Coala
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Passata la sbornia di battute e sfottò su Silvio Berlusconi e la sua scenetta al Quirinale alle spalle di Matteo Salvini, Luigi Bisignani sul Tempo richiama all'ordine mettendo in guardia chi vuol trattare ora il Cav "come un guitto". Secondo Bisignani sarebbe un "errore ingenuo... Spesso la sua mimica e i suoi gesti da vecchietto nel salone del West sono stati compresi solo molti anni dopo". Leggi anche: Bisignani incastra Di Maio: "Così grazie a lui Berlusconi torna protagonista" Come dimenticare, per esempio, il fazzoletto sfoderato davanti a Michele Santoro nel 2013 prima di sedere sulla sedia poco prima occupata da Marco Travaglio. E poco prima, l'atteggiamento durissimo contro l'attacco francese alla Libia di Gheddafi. La battuta del Cav su Di Maio lanciata dopo il discorso di Salvini al Quirinale non può quindi essere etichettata come un lampo irrazionale: "Con quella battuta - aggiunge Bisignani - magari a sua insaputa, ci ha aperto gli occhi sulla trasformazione che la democrazia sta vivendo nell'era drogata di Zuckemberg. Abbiamo tutti sotto gli occhi il caso Cambridge Analytica, la più grande profilazione di individui che tanto sarebbe piaciuta ai nazisti in epoca da non dimentica". Il messaggio di Berlusconi con quella frase, aggiunge Bisignani, punta a scrollare l'attenzione degli italiani: "Se continuiamo nell'indifferenza a dare a Di Maio e ai suoi accoliti la piattaforma Rousseau per la gestione del Paese, c'è in nuce una deriva populista da contrastare assolutamente nel nome della democrazia con la D maiuscola, quella che il 'Caimano' ha sempre e comunque rispettato".

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