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Roberto Fico e Movimentisti 5 Stelle non mollano: Marco Travaglio direttore del Tg1

Matteo Legnani
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Non c'è solo la partita per Palazzo Chigi. Ma anche quella altrettanto importante di viale Mazzini. Luigi Di Maio ha iniziato a giocarla mettendo in campo Emilio Carelli e Gianluigi Paragone, due giornalisti che conoscono bene le dinamiche dell'informazione pubblica. L'obiettivo è impedire l'occupazione leghista dei posti-chiave in Rai, ma anche contenere le ambizioni dell'ala più movimentista dei 5 Stelle, quella guidata da quel Roberto Fico che è diventato presidente della camera e che, forse, chissà, potrebbe un giorno finire addirittura premier.  Il sogno dei duri e puri porta al nome di Marco Travaglio: il direttore del Fatto sarebbe la soluzione ideale per trasferire sulla prima rete della tv italiana le campagne antiberlusconiane e giustizialiste. Ipotesi su cui Luigi Di Maio non è d'accordo: le due opzioni su cui vuole puntare l'ala governista e moderata sono Gianluigi Nuzzi ed Enrico Mentana, ospiti fissi all' evento di Ivrea di Davide Casaleggio. Una mossa che servirebbe a Di Maio a normalizzare il Movimento in una fase delicata, in cui sta provando a sdoganarlo come forza di dialogo. Leggi anche: Marco Travaglio, la vergognosa prima pagina del Fatto: pioggia di insulti a Silvio Berlusconi

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