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Governo Lega-M5s, vertice sulle nomine: il Pd non avrà nessuna poltrona, Maurizio Martina polverizzato

Cristina Agostini
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Il Pd resterà a bocca asciutta. Dopo quattro ore di vertice tra Giuseppe Conte, Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti e Luigi Di Maio convocato per completare il risiko delle poltrone (43 tra sottosegretari e viceministri), rivelano alcune fonti al Corriere della Sera, si sono prese decisioni molto importanti. Pare ci sia stato anche un lungo braccio di ferro tra il leader del M5s e il ministro dell'Interno. "Le telecomunicazioni sono nel mio ministero", avrebbe sbottato Di Maio che alla fine l'avrebbe spuntata.  Leggi anche: La frase rubata a Renzi: come ha umiliato Martina Il premier Conte avrebbe rivendicato per sé la delega ai Servizi (Aisi e Asi), per la quale era in corsa lo stellato Vito Crimi. Per l' editoria Emilio Carelli è favorito rispetto al senatore Primo Di Nicola. Il Pd che puntava con Lorenzo Guerini al Copasir alla fine non sarà accontentato. Lo otterrà la Lega.  Salvini per agevolare l'ingresso di Giorgia Meloni in maggioranza ha offerto il Comitato per la sicurezza a Guido Crosetto di Fratelli d'Italia e per tenersi buono il centrodestra la Vigilanza Rai a Forza Italia (Maurizio Gasparri o Romani). 

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