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Luigi Di Maio, il terribile sospetto sull'invito del Pd al grillino: perché Salvini deve stare molto attento

Gino Coala
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C'è un segnale che ben definisce il livello di disperazione all'interno del Partito democratico. Gli organizzatori della Festa nazionale dell'Unità hanno intenzione di invitare il ministro del Lavoro Luigi Di Maio a Ravenna. Come riporta La Stampa, dallo staff del grillino hanno confermato dei contatti praticamente avviati con il Nazareno, aspettano solo l'arrivo degli inviti. Leggi anche: Bonafede, il piano per colpire Salvini: cosa risponde al magistrato che vuol processare il leghista Nelle speranze dei vertici piddini, la presenza di Di Maio avrà un doppio scopo. Il primo è quello di attirare l'attenzione delle telecamere con uno dei pochi personaggi che non sia di centrodestra, considerando che qualunque altro dirigente dem non riuscirebbe ad attirare neanche le zanzare. E poi c'è l'obiettivo mai sopito del tutto di riallacciare i rapporti con i grillini, dopo il naufragio della trattativa per il governo. Non sarebbe di certo la prima volta che a una Festa dell'Unità venga invitato un politico avversario. La scelta però non è caduta su un leghista o un esponente di Forza Italia. L'idea di trascinare sul palco un tempo comunista uno come Giggino è un chiaro tentativo di riaprire le porte a un'ipotesi di alleanza con i grillini, strada che potrebbe tentare i M5s sempre più in difficoltà a convinvere con un alleato ingombrante come Matteo Salvini e la sua Lega.

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