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Due nuovi studi testa-a-testasull'efficacia di secukinumab

I test avviati da Novartis confrontano l'inibitore biologico col biosimilare adalimumab, verificandone la superiorità nella cura della spondilite anchilosante e dell'artrite psoriasica

Maria Rita Montebelli
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L'azienda farmaceutica Novartis ha annunciato l'avvio di due importanti studi clinici testa-a-testa, SURPASS e EXCEED, finalizzati a verificare la superiorità del farmaco secukinumab rispetto al biosimilare adalimumab nell'ambito di due patologie autoimmuni infiammatorie, la spondilite anchilosante e l'artrite psoriasica. Entrambe sono causate da uno squilibrio nei livelli dell'interleuchina-17A (IL-17A) all'origine dell'infiammazione: la prima, interessando le articolazioni sacro-iliache, provoca l'insorgere di nuove formazioni ossee all'altezza della colonna vertebrale, compromettendone pesantemente i movimenti, fino a una fusione spinale irreversibile. La seconda, che si manifesta tramite dolore e rigidità articolare, psoriasi cutanea e ungueale, gonfiore delle dita di mani e piedi, gonfiore dei tendini, incide fortemente sulla mobilità, fino a provocarne la totale perdita. “Gli studi testa-a-testa EXCEED e SURPASS andranno a chiarire importanti questioni cliniche, mirate a risolvere le incertezze nei pazienti con artrite psoriasica e spondilite anchilosante - ha affermato Robert Landewé, professore di reumatologia presso l'Amsterdam rheumatology and clinical immunology center e il Zuyderland medical center di Heerlen (Paesi Bassi) - Gli studi testa-a-testa forniscono dati più affidabili, contribuiscono a far progredire la pratica clinica e sono fondamentali per il processo decisionale clinico. In questo caso, questi dati andrebbero ad aggiungersi alle evidenze che sottolineano il beneficio per i medici di diversi pathway biologici”. “Il secukinumab è supportato da efficacia clinica e profilo di sicurezza favorevoli e ha già apportato benefici a oltre 125 mila pazienti in tutto il mondo - ha affermato Vas Narasimhan, global head, drug development e Chief medical officer di Novartis - Molti pazienti che convivono con l'artrite psoriasica e la spondilite anchilosante non possono condurre una vita normale, poiché soffrono in modo persistente di dolore e stanchezza e rischiano di perdere la mobilità nel lungo termine. Questi pazienti meritano il miglior trattamento possibile, e noi ci auguriamo che gli studi EXCEED e SURPASS possano fornire a medici e pazienti risposte utili nelle loro scelte terapeutiche”. Secukinumab è il primo inibitore biologico della chitochina IL-17A responsabile delle infiammazioni all'origine di entrambe le patologie che, a lungo termine, possono danneggiare in maniera irreversibile le articolazioni e provocare deformità fisiche permanenti. Lo studio Surpass è finalizzato a testare la superiorità di secukinumab rispetto al biosimilare adalimumab circa il danno strutturale osseo subito dalla colonna vertebrale: tale danno è il parametro principale che influenza la scelta del piano terapeutico più adeguato nella cura della spondilite anchilosante e la pronta valutazione delle condizioni del paziente consente di scegliere in maniera opportuna, prevenendo la progressione del danno strutturale spinale. Lo studio EXCEED si occupa invece di testare l'efficacia della monoterapia con secukinumab rispetto alla monoterapia con adalimumab nell'ambito dell'artrite psorisiaca, prendendo in analisi soggetti mai sottoposti a terapia biologica (circa 800 pazienti). Secukinumab è approvato per il trattamento dell'artrite psoriasica e della spondilite anchilosante attiva in oltre 70 Paesi, tra cui Unione Europea, Stati Uniti e Giappone. Inoltre è approvato per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a grave in oltre 75 Paesi, inclusi Unione Europea, Giappone, Svizzera, Australia, Stati Uniti e Canada. (FEDERICA BARTOLI)

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