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Tumori: Favo, sovrappeso causa di 3.400 casi al rene l'anno in Italia

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Roma, 16 gen. (AdnKronos Salute) - Ogni anno in Italia 3.400 nuove diagnosi di tumore del rene, il 25% del totale (13.600), sono riconducibili al sovrappeso. Un fattore di rischio ancora sottovalutato dagli italiani visto che il 31,7% della popolazione ha problemi con la bilancia e il 10,5% è obeso. Una sottostima che può portare a gravi conseguenze, infatti il 30% dei pazienti arriva alla diagnosi in stadio avanzato metastatico. Finora per questi malati le possibilità di trattamento erano scarse, ma negli ultimi anni le possibilità terapeutiche sono cresciute, come hanno spiegato gli specialisti oggi in un incontro organizzato dalla Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) a Milano. "In questa forma tumorale la chemioterapia e la radioterapia si sono dimostrate, storicamente, poco efficaci - spiega Giuseppe Procopio, responsabile dell'oncologia medica genitourinaria della Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori di Milano - Per i pazienti con neoplasia in fase metastatica, i farmaci a bersaglio molecolare hanno permesso di allungare la sopravvivenza di oltre due anni. Queste terapie sono caratterizzate da un comune denominatore: svolgono un'azione 'anti-angiogenica', hanno cioè la capacità di inibire la formazione di nuovi vasi sanguigni. Questa azione interferisce con lo sviluppo del tumore che, per crescere, ha bisogno di ossigeno, di sangue e di nuovi vasi sanguigni che lo irrorino". Il panorama terapeutico sta cambiando molto velocemente. "Passi in avanti che hanno un impatto positivo sulla qualità di vita dei pazienti", sottolinea Camillo Porta, dell'oncologia medica della Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia. "Per i pazienti è essenziale disporre in tempi brevi delle terapie innovative - afferma Maurizio Limitone, di Favo Lombardia - I vantaggi di questi trattamenti in termini di sopravvivenza e qualità di vita possono avere un impatto decisivo anche per il reinserimento sociale e lavorativo. Il bisogno di salute del paziente con una diagnosi di neoplasia è superiore a quello della popolazione generale. E persiste a lungo nel tempo, alla luce delle caratteristiche peculiari delle patologie oncologiche, dei loro effetti e delle specifiche risposte terapeutiche ed assistenziali. Guarire oggi non può voler dire solo aver vinto la personale battaglia contro la malattia. Si è guariti quando vengono ripristinate le condizioni di vita presenti prima dell'insorgenza della malattia e se vi è il pieno recupero del benessere fisico, psichico e sociale".

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