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Pubblica una foto delle mestruazioni su Instagram e arriva subito la censura

Giorgia Epicoco
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L'artista canadese Rupi Kaur ha postato una foto che la ritrae con dei pantaloni sporchi di sangue su Instagram, e centinaia di persone hanno segnalato il post ritenendolo offensivo per la sensibilità altrui. Gli utenti hanno "denunciato" il contenuto come inappropriato e ne hanno chiesto la rimozione. E dopo le continue segnalazioni, la famosa app per la condivisione di foto ha censurato la foto. Kaur però non si è data per vinta, e ha pubblicata di nuovo l'immagine. Ma, ancora una volta, lo scatto è stato cancellato, perché non "non conforme alle linee guida". La risposta - La giovane artista, ormai sconfitta, non ha potuto far altro che contrattaccare con un post su Facebook: "Umiliazioni, minorenni nude, torture, bondage, donne trattate come oggetti: sembra che tutte queste cose vadano bene e siano accettate. Quando si tratta di mestruazioni invece no". La foto faceva parte di un progetto artistico per il suo corso di retorica visiva all'Università di Waterloo, e Rupi spiega il suo lavoro: "Sanguino ogni mese, dal mio grembo può nascere la vita - e continua - Ma la maggioranza delle persone, delle società fugge questa cosa, che invece è naturale. Molti sono più a proprio agio con la pornificazione - ma questo sangue - è amore, dolore, vita. Un sangue tremendamente bello e altruista". Così Instagram, dopo queste parole, ha chiesto scusa, e ha ri-postato la foto.

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