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Fabrizio Nicastro: "Ho trovato la materia mancante dell'Universo. La cercavamo da 20 anni"

Cristina Agostini
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La "massa mancante" dell'universo non è più un mistero. Gli astronomi sapevano che esistesse ma non di cosa fosse fatta. Ora la scoperta rivoluzionaria: "Era uno dei più grandi misteri dell'astrofisica ma ora l'abbiamo vista"; spiega Fabrizio Nicastro dell'Istituto nazionale di Astrofisica al Corriere della Sera. Noi dell'Universo conosciamo il 5 per cento: stelle, pianeti e galassie. La materia oscura e l'energia oscura ci è ignota. Ma anche della materia visibile i telescopi ci mostravano solo la metà di quello che esiste, Ma con l'arrivo degli osservatori spaziali Chandra della Nasa e Xmm-Newton dell'Esa "siamo riusciti a individuarne le tracce, dimostrando che la massa mancante esiste" Leggi anche: "Presto il secondo Big Bang", verso la fine del mondo. Quando la micro-particella ci estinguerà La cercavano da 20 anni "ma la scoperta l'abbiamo ottenuta ora con l'Xmm-Newton grazie ai suoi sensibilissimi spettrografi". Analizzando i raggi X emessi da un quasar, una galassia con un nucleo attivo che lancia fiumi di radiazioni, e distante 5 miliardi di anni luce dalla Terra, si è scoperto che il flusso ha rivelato degli assorbimenti spiegabili solo dalla presenza di atomi presenti in mezzo che si sono rivelati di ossigeno: "Gli atomi formano dei fili sottilissimi, quasi impercettibili, che diventano una ragnatela caldissima con temperature di milioni di gradi riempiendo lo spazio tra le galassie". Ecco, questa ragnatela aveva proprio la quantità di massa a lungo cercata: "Il disegno dell'universo visibile è ora completo e questo garantisce solidità alla teoria che aveva prevista la sua massa ma soprattutto costituisce la base certa per andare oltre e trovare prove degli altri due grandi misteri della materia oscura e dell' energia oscura; le due grandi sfide aperte dell'astrofisica».  

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