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Sciatica, cosa ti condanna: il sintomo a a cui devi fare attenzione (e quando ti devi operare)

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Marta Beretta
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Tutti almeno una volta nella vita siamo colpiti da mal di schiena, così come altrettante volte siamo state vittime della sciatica. Il "sintomo" - secondo la medicina non è una malattia - è più frequente negli uomini rispetto alle donne, in particolare tra i 40 e i 60 anni. Ma come facciamo a capire quando ne soffriamo? Quali sono le cause e le possibili terapie? E' ricorrente collegare un semplice mal di schiena alla sciatica ma in realtà essa è qualcosa di più. Il dolore parte sì dalla zona lombare ma si espande verso il gluteo e viene accompagnato da una sensazione di torpore, di formicolio o di diminuzione della forza muscolare. La prima manifestazione è un dolore violento che immobilizza il paziente fino al cosiddetto colpo della strega risolvendosi poi nella protusione o nell'ernia del disco intervertebrale. Leggi anche: Juncker ridotto così: "È la sciatica". Ci credete? Per causarla non occorre un evento specifico ma uno continuamente sollecitato stando in posizione eretta. Il riposo a letto, nella prima fase, è fondamentale per alleviare il dolore. A questo vanno aggiunti antinfiammatori, e antidolorifici. In generale il malanno si risolve in tre-quattro settimane senza bisogno dell'intervento chirurgico. Se però si protrae oltre le sei settimane è possibile che si renda necessario un intervento. La manipolazione della colonna vertebrale è fondamentale per la sciatica acuta mentre per quella cronica ogni manovra sembra inefficace. In generale, sia per evitare il semplice mal di schiena che per la sciatica, occorre condurre una vita sana: tra le principali cause, infatti, figurano l'obesità o l'essere sovrappeso.

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