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Massimo Cacciari: "Il compagno D'Alema mi ha fatto pena"

Andrea Tempestini
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Al solito senza peli sulla lingua, l'ex sindaco filosofo Massimo Cacciari parla di Massimo D'Alema fischiato a Bari nel giorno dello sciopero generale. Baffino, circondato dalle bandiere rosse, è stato massacrato da chi era in corteo: "buu", insulti e, appunto, una pioggia di fischi. E Cacciari spiega: "Non nutro nessuna simpatia per D'Alema - spiega al Fatto Quotidiano -, non ci sopportiamo da quando avevamo i calzoncini corti. Ma quelle immagini, certo, mi hanno fatto impressione. Avrà anche diecimila peli sullo stomaco, ma per uno con la sua storia, quei fischi da parte del sindacato devono essere stati duri da digerire. Dico la verità, il compagno D'Alema mi ha fatto un po' pena". Comunque, Cacciari, sottolinea: "Non è una questione personale. Non c'entra niente D'Alema. Poteva essere Bersani, Renzi, Alfano...è la rivolta contro una classe dirigente che non sa trovare soluzioni credibili ai problemi della gente".

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