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Romano Prodi: "Matteo Renzi figlio dell'Ulivo? Non sono mica un ginecologo"

Andrea Tempestini
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Il Pd contro Matteo Renzi. Non è certo una novità. Ma ora a mettere nel mirino l'uomo da Rignano sull'Arno sono niente meno che due premier. Il primo è Enrico Letta, che ha paragonato Renzi al "metadone". Il secondo, invece, è Romano Prodi, che forse non ha mai digerito il fatto di essere stato silurato dai celeberrimi "101" ai tempi della corsa quirinalizia che si concluse con la rielezione di Giorgio Napolitano. E così, Prodi, per una volta si spende in commenti tutt'altro che benevoli nei confronti di Matteo. Mortadella, per inciso, ha due nuovi motivi di risentimento. Il primo: nella recente corsa al Colle che ha premiato Sergio Mattarella non è neppure stato preso in considerazione. Il secondo: alla festa dell'Unità sulla Liberazione non è neppure stato invitato. E così, intercettato dai cronisti, Prodi si è sbottonato, esaltando quell'Ulivo di cui fu fondatore: "Quella sì, fu un'idea veramente fondamentale per la stabilità e l'alternanza". Quindi la domanda, diretta: "Renzi è figlio dell'Ulivo?". Prodi si prende un secondo, e poi risponde: "Non sono un ginecologo, io". Una frase sibillina, gelata, scandita del Mortadella. Renzi figlio "nostro"? Non lo so, commenta tranchant l'ex premier.

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