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Claudia Gerini e le molestie sessuali nello spettacolo: "Per ottenere qualcosa non servono favori sessuali"

Giovanni Ruggiero
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Claudia Gerini torna sullo scandalo delle molestie sessuali nel cinema, parla da madre prima che addetta ai lavori, con una lezione per sua figlia che vale per tutte le aspiranti attrici: "L'ho messa in guardia in generale - ha risposto al Corriere della sera - il mio mestiere non è più pericoloso che lavorare in un ospedale o in un ufficio. L'uomo è atavicamente predatore, questo è un dato di fatto, anche se ovviamente non giustifica la violenza". Alle accuse mediatiche in stile Asia Argento, la Gerini risponde concentrandosi sui fatti: "Mi auguro che questa vicenda insegni alle donne a stare all'erta, cioè ad andarsene appena subodorano il pericolo e che insegni loro a conquistare più assertività: devono sentire che meritano di stare dove sono e che, per ottenere qualcosa, non sono tenute a scambiare favori sessuali". Leggi anche: La modella e il sesso a tre, la Gerini svela tutta la verità L'attrice si è anche dovuta difendere dal tritacarne mediatico quando la modella Zoe Brock l'aveva tirata in ballo, assieme all'ex compagno della Gerini, il produttore della Miramax di Weinstein, Fabrizio Lombardo: "Oggi si butta tutto nel calderone, tutto è fuori controllo: avances, molestie, violenze sono diventate la stessa cosa".

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