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Arbitri da cartellino rossoRizzoli dirigerà Milan-Juve

Nicola Rizzoli

Da giudice di porta ha annullato i gol validi del Cantania contro i bianconeri e quello di Montolivo nel derby. Una designazione folle: lo salverà solo una partita perfetta

Andrea Tempestini
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  di Tommaso Lorenzini Il nero su bianco del comunicato apparso sul sito della Lega Calcio fa sorridere. La grafia è corretta, è il contenuto che lascia a bocca aperta. Per il big match Milan-Juve di domenica sera, infatti, il designatore Stefano Braschi ha deciso di inviare Nicola Rizzoli.  Chi è Rizzoli? Il miglior arbitro del 2011, battuti allo sprint Tagliavento e Bergonzi. Ma, giusto per restare a questo campionato,  Rizzoli è anche il giudice di porta di Catania-Juventus che, in collaborazione con il segnalinee Maggiani, decide di far annullare per off-side la rete regolare di Bergessio e convalidare quella di Vidal, macchiata di un precedente fuorigioco. E Rizzoli è anche il “sesto uomo” di Milan-Inter, colui che suggerisce al direttore di gara Valeri di bloccare il gioco per un presunto fallo di Emanuelson su Handanovic in uscita, mentre Montolivo insacca il pareggio da fuori area.  Magari Braschi avrà pensato che come arbitro-capo l'internazionale Rizzoli farà meno danni che dietro una porta, eppure le cronache - più o meno faziose, con “dati reali” della moviola e presunti dossier raccolti un po' ovunque - raccontano che fino all'anno passato Rizzoli era considerato un direttore di gara pro-Milan. Arbitrò, peraltro, Juve-Milan della scorsa stagione, con vittoria bianconera per 2-0, mentre l'anno precedente, era stato scelto per la sfida tra la Signora e il Diavolo, con gli ospiti che uscirono vittoriosi per 1-0. Attenzione: dopo quanto successo sotto l'Etna (e pure a Udine), Rizzoli è stato però etichettato nuovamente come amico dei bianconeri ma in passato, “naturalmente”, avrebbe favorito anche l'Inter. Insomma ce n'è per tutti, complottisti o fautori della “teoria della casualità”, uniti tuttavia nel comprendere come l'opportunità di questa designazione sia più risibile di un gelato al Polo Nord. Una svista di Braschi? La volontà di affidarsi al miglior arbitro in circolazione? Oppure l'ostinata arroganza di una categoria - quella dei fischietti - che dovrebbe essere la prima a invocare l'aiuto della tecnologia ma non lo fa, che dovrebbe abolire il medievale silenzio stampa imposto ai direttori di gara, che dovrebbe anche impedire loro di mettersi la mano davanti ai microfoni-auricolari quando prendono decisioni sul campo, strattonati dai calciatori e sezionati dall'occhio elettronico delle telecamere. Le dita di Rizzoli che terranno il fischietto non dovranno tremare,  sulla schiena si è trovato un macigno, dover  dirigere al Meazza in maniera perfetta: come fallirà, Rizzoli presterà il fianco a dietrologia e veleni. Sbaglierà pro-Juve? È ovvio, diranno uniti interisti e milanisti. Sbaglierà pro-Milan? È un modo per ribaltare quanto  successo a Catania e nel derby, diranno unite la parte interista e bianconera, mentre altri juventini  se la prenderanno con Moratti e il polverone alzato dopo il match col Cagliari.  Un labirinto da mal di testa, nel quale però chi rischia di più non sono né Juve, né Milan né la regolarità del campionato. La vittima di un eventuale, inevitabile (purtroppo, in caso di errori) macello mediatico, sarà lo stesso Rizzoli, per quest'anno già abbondantemente contestato (ma i fatti sono fatti), anche dai napoletani, scottati per la sua direzione di gara della Supercoppa persa a Pechino contro la Juve. Sarà mica che Braschi ce l'ha con lui?  

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