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Luciano Moggi su Massimiliano Allegri: "Il suo delitto? Lasciare fuori Dybala"

Andrea Tempestini
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Non è al meglio il Napoli che stasera tenterà di battere lo Shakhtar per restare aggrappato alla Champions. Certo, la vittoria sul Milan con Insigne migliore in campo certifica gli errori di Ventura. Lorenzo ha messo in evidenza tutta la sua classe segnando l'1-0 e fornendo a Mertens la possibilità di andare a rete, sprecata dal belga in maniera banale a dimostrazione della scarsa vena del momento. Ma è la difesa la vera forza del Napoli di questa stagione, seconda solo a quella della Roma e capace di imbrigliare gli avversari con un insuperabile Koulibaly. Sarri precisa che la sua squadra si trova in un momento poco brillante, eppure il Milan non ha saputo approfittarne: sembra che i rossoneri non credano nelle loro possibilità nonostante diano tutto. Da più parti si è sentito dire che hanno messo in difficoltà i napoletani nel secondo tempo: noi, presenti al San Paolo, ci siamo fatti un'idea diversa, il crescere disordinato del Milan è dipeso solo dal calo fisico degli azzurri. C'è stato, è vero, più possesso palla dei giocatori di Montella, ma il Napoli non ha mai corso grandi rischi, addirittura ha fallito il terzo gol. Mentre Kalinic, Suso e Andrè Silva non hanno mai dato l'impressione di poter entrare nei meccanismi della difesa campana. Clamorosa intanto la sconfitta della Juve a Marassi contro una Samp che fa 6 vittorie su 6 in casa. Un risultato che farà passare sotto traccia le polemiche sull'eliminazione della Nazionale e su coloro che hanno rotto il giocattolo azzurro. Eppure è da applausi la squadra di Ferrero, assestata al sesto posto: dopo di lei il vuoto. E la Juve si lecca le ferite, ricacciata a 4 punti dal Napoli, con Allegri che non perde il vizio di mandare in panca Dybala nella partita che precede la Champions. I bianconeri vanno in tilt dopo aver subito l'1-0, ne prendono altri due ma, per poco, negli ultimi minuti, non agguantano il 3-3. Nel frattempo, Allegri si era ravveduto, con un po' di ritardo aveva capito cosa voglia dire Dybala in campo e la partita cambia fisionomia. Ancora una volta sarà la difesa sul banco degli imputati, come spesso accaduto in questo campionato, ma il reparto arretrato è poco protetto dal centrocampo, dove si sente troppo la mancanza di Marchisio. Però, proprio questa partita, nonostante la sconfitta e per come è maturata, ci fa pensare ad una Juve ancora in corsa per il titolo: troppo remissiva, è vero, per 15/20 minuti, ma reattiva al massimo nel tentativo di recuperare. A patto che Allegri capisca ovviamente l'importanza di avere l'argentino in campo. Domani col Barça i 3 punti porteranno la Signora agli ottavi, ma anche un pari se lo Sporting non dovesse battere l'Olympiacos. Nel derby romano la Roma prevale con merito sulla Lazio superandola in classifica e candidandosi allo scudetto (intanto domani in casa dell'Atletico le basterà un punto per andare agli ottavi di Champions). Da elogiare il lavoro fatto da Di Francesco che sta rivelandosi tra i migliori tecnici italiani: per meglio capirlo basterebbe seguire il cammino del Sassuolo dopo il suo passaggio a questa Roma che viaggia con la migliore difesa (8 reti subite). «L'importanza di avere Icardi»: è il film dell'Inter. L'ha capito Spalletti (al contrario di quanto fa Allegri con Dybala) e lo mette in campo anche quando è febbricitante: lui lo ripaga con due gol da grande goleador che riportano i nerazzurri al secondo posto e seriamente in corsa per il titolo. di Luciano Moggi

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