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Adesso i centristi hanno la scusaper chiudere la porta al Cavaliere

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Dopo gli attacchi di Berlusconi ai "partitini" e ai loro leader, Udc e Fli tornano a pensare al grande. E Casini è pronto a lanciare l'opa si delusi del Pdl

Andrea Tempestini
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"Possono tirare un sospiro di sollievo, i centristi e moderati in generale, senza contare Gianfranco Fini e Fli. Ora sarà più semplice resistere ai richiami di una intesa possibile con il Pdl, visto che il Cavaliere, pur riaffermando di non volersi ricandidare a premier, in pratica è tornato a rioccupare abbondantemente la scena politica. Del resto, Silvio Berlusconi non lesina gli attacchi anche ai «partitini» nella sua conferenza-stampa-evento, trovando poi il modo di rivolgersi a Pier Ferdinando Casini e Luca Cordero di Montezemolo per unire i moderati e sconfiggere la sinistra: «Casini e Montezemolo sono da considerarsi parte del centrodestra e solo le persone che non hanno buon senso non capiscono che un rassemblament dei moderati può battere la sinistra». Appello destinato a rimanere inascoltato, in casa Udc, mentre dal  Fli ricomincia in pressing sul grande centro da realizzarsi al più presto, che potrebbe allargarsi secondo  più rosee aspettative, magari fino a comprendere anche tutti quelli che nello stesso Pdl considerano ormai la figura di Berlusconi troppo ingombrante", spiega Caterina Maniaci su Libero di domenica 28 ottobre. Le bordate di Berlusconi contro Monti, di fatto, rendono l'intesa con i centristi più difficile: ora, hanno la scusa per chiudere la porta in faccia al Cavaliere. E dopo gli attacchi dell'ex premier ai "partitini" e ai loro leader, Casini e Fini (ossia Udc e Fli) tornano a pensare al grande centro. E lo stesso Casini è pronto a lanciare l'opa e a tendere la mano ai delusi del Pdl per il ritorno di Silivo. Leggi l'approfondimento su Libero di domenica 28 ottobre

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