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Papa Wojtyla celebrava seduto. Bergoglio potrebbe, ma non lo fa

Andrea Cionci
Andrea Cionci

Storico dell'arte, giornalista e scrittore, si occupa di storia, archeologia e religione. Cultore di opera lirica, ideatore del metodo “Mimerito” sperimentato dal Miur e promotore del progetto di risonanza internazionale “Plinio”, è stato reporter dall'Afghanistan e dall'Himalaya. Ha appena pubblicato il romanzo "Eugénie" (Bibliotheka). Ricercatore del bello, del sano e del vero – per quanto scomodi - vive una relazione complicata con l'Italia che ama alla follia sebbene, non di rado, gli spezzi il cuore

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Come avrete notato, Bergoglio continua a NON CELEBRARE le messe del Triduo pasquale.

E’ dal 10 aprile 2022 che ha smesso improvvisamente di celebrare. I libretti delle messe di questi giorni usano, come da due anni a questa parte, l’eufemistica e ambigua formula “presiede”, per non dire che non celebra, (come scrivevano nel 2022) cosa dimostrata in modo definitivo dall’uso del piviale (manto aperto sul davanti) al posto della casula (pezzo unico).

 

Nell’articolo precedente QUI ventilavamo la possibilità che Bergoglio fosse stato oggetto di qualche divieto interno da parte del Vaticano, cosa piuttosto credibile considerando la brusca interruzione.

La giustificazione mediatica per non celebrare, come sapete, è il ginocchio dolorante e infatti in questi giorni è stato tutto un battage sulle tv generaliste su quanto lui sia infermo, su come debba muoversi in carrozzina. Al telegiornale sono stati capaci di affermare che se dovesse celebrare in piedi, reggendosi col bastone, con l’altra mano, potrebbe far cadere il Corpo di Cristo… E quindi non celebra. 

Se ne inventano sempre di più ridicole, ma le bugie hanno le gambe corte e ci è bastato un rapido giro sul web per trovare una delle ultime messe, se non proprio l’ultima, in cui il VERO PAPA Giovanni Paolo II, ormai nella fase terminale del suo Morbo di Parkinson, il 4 aprile 2004, un anno solo prima del trapasso, CELEBRAVA LA MESSA SEDUTO, da Piazza San Pietro.

Quel povero, eroico papa, divorato dall’amore per l’Eucaristia, pur devastato dalla malattia, esercitò il suo ministero fino all’ultimo, anche seduto nella poltrona bianca che si vede in questo video QUI  al minuto 1.4..16.

Quindi, Bergoglio, qualora fosse papa, seguendo del tutto le orme di Giovanni Paolo II, se proprio questo dolore al ginocchio dovesse essere insopportabile, e se mantenendosi al bastone rischiasse di far cadere la particola, potrebbe tranquillamente celebrare seduto.

MA NON LO FA.

E non lo fa o perché proprio non vuole, cosa che dimostra che non è affatto cattolico, (cosa di cui avevamo già la certezza da tempo) o perché gli è stato impedito dal Vaticano, cosa che dimostra che non è il papa, o che quantomeno sono in corso accertamenti.

In ogni caso, non ne esce bene.  

Del resto, il diritto canonico contempla pacificamente la possibilità per il sacerdote infermo di celebrare seduti:

Can. 930 - §1. Il sacerdote infermo o di età avanzata, se non può rimanere in piedi, può celebrare il Sacrificio eucaristico stando seduto, osservando però le leggi liturgiche; non tuttavia davanti al popolo, se non con licenza dell'Ordinario del luogo.

Dato che l’Ordinario del luogo era il vescovo di Roma, cioè il Papa, Giovanni Paolo II l’autorizzazione se la diede da solo, evidentemente.

A Bergoglio certo non mancherebbe il carattere per autorizzarsi da solo, se volesse celebrare messa seduto.

Basti pensare che, ha appena fatto una lavanda dei piedi a delle donne detenute , QUI cosa autorizzata da lui stesso dal 2016. E’ impensabile che il vero papa possa fare la lavanda dei piedi a delle donne perché il gesto rievoca quello di Gesù con gli Apostoli, che erano maschi, con buona pace di don Tucho Fernandez. Infatti il papa ha sempre svolto questo rito con i piedi di sacerdoti. Quella di Bergoglio è l'antilavanda dei piedi: Gesù la faceva a degli uomini santi, l'antipapa la fa a delle donne detenute. Riporta il Vangelo: 
«Quando dunque ebbe lavato loro i piedi e riprese le vesti, sedette di nuovo e disse loro: Sapete ciò che vi ho fatto? Voi Mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono. Se dunque Io, il Signore e il Maestro, ho lavato i vostri piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli uni gli altri. Vi ho dato infatti l'esempio, perché come ho fatto Io, facciate anche voi».   ( Giovanni 13,12-15),

La mancata celebrazione dell’Eucaristia non è l’unica evidenza del fatto che Bergoglio non sia il papa. Forse non tutti hanno percepito che lui, fin dalla sua invalida elezione, NON SI È MAI INGINOCCHIATO DAVANTI AL SANTISSIMO SACRAMENTO. Mai. E questo da molto prima che cominciasse ad accampare scuse sul ginocchio. L’unico che è riuscito a farlo inginocchiare è stato il papa Benedetto XVI, quando lo condusse all’inginocchiatoio nella cappella di Castel Gandolfo. Qui al minuto 0.43.

Potrebbe un cattolico provare questa irresistibile ritrosia ad inginocchiarsi?

Scriveva Ratzinger nell’Introduzione allo spirito della Liturgia: “Il piegarsi delle ginocchia è quindi il piegarsi della nostra forza davanti al Dio vivente, riconoscimento che tutto ciò che noi siamo, lo abbiamo da Lui. Questo gesto appare in importanti passi dell’Antico Testamento come espressione di adorazione. [...] L’adorazione è uno di quegli atti fondamentali che riguardano l’uomo tutto intero. Per questo il piegare le ginocchia alla presenza del Dio vivo è irrinunciabile”.

In ottica di fede, assume quindi oggi un valore storico-provvidenziale la malattia eroica di Giovanni Paolo II: celebrando seduto, all’epoca, ci ha mostrato l’antipapa gnostico di oggi, quello che non si inginocchia e per il quale “Gesù si è fatto serpente, si è fatto DIAVOLO”. (QUI)

Del resto, lo scontro finale non poteva essere che intorno all’Eucaristia.

 

 

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