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Rain Man: un Hoffman da Oscar ma la rivelazione è Tom Cruise

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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RAIN MAN  L'uomo DELLA PIOGGIA
La 7   ore 21.15
Con Dustin Hoffman, Tom  Cruise e Valeria Golino. Regia di  Barry Levinson. Produzione USA 1988.  Durata:  2  ore e 13 minuti

LA TRAMA
Charlie ( Cruise) è un giovanotto  di non  specchiata  onestà  che faceva molto conto sull'eredità paterna. Ma, quando  si crede ormai  erede, scopre  che tutto è andato al fratello maggiore  (Hoffman) un fratello che non sapeva neanche  di avere e che affetto da autismo  è ricoverato  in un istituto da quasi  30 anni. Charlie  va a trovarlo col proposito (nemmeno troppo  celato) di prenderlo sotto la sua custodia. In altre parole cerca di  circonvenire  un incapace.  Ma la frequentazione fa scattare  quella molla affettiva  che Charlie non sapeva  di avere. A un certo punto vuol dfavvero prendere il fratello malato con sè, non per imbrogliarlo  ma per vivere sul serio come fratelli. Ma la cosa  non è fattibile. Hoffman ha sempre bisogno di un'assistenza continua. Si dovranno  di nuovo separare.

PERCHE'  VEDERLO   
Perchè è una  storia  bella commovente  e recitata  benissimo  dai due  superstar.  Hoffman guadagnò  (senza rivali) il suo secondo  Oscar.  E Cruise rivelò al mondo che non era solo il belloccio di "Maverick".

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