Michele Emiliano sapeva dell’imminente arresto del suo ex assessore Pisicchio, tanto da chiedergli di dimettersi. È ciò che emerge dai messaggi tra il governatore e il suo fedelissimo, risalenti al giorno dell’arresto. Li ha mostrati Pisicchio a giudice e pm durante l’interrogatorio del 16 aprile.
Secondo quanto rivelato da Pisicchio, Emiliano gli avrebbe mandato il primo avvertimento con un messaggio a mezzanotte del 5 aprile, chiedendogli di recarsi a casa sua alle 15 del giorno dopo. Durante quel colloquio Emiliano avrebbe parlato a Pisicchio di rumors su azioni restrittive a suo carico, chiedendoli di dimettersi.
Michele Emiliano, FdI lo inchioda: "Quale tutela vuole dall'Antimafia?"
Michele Emiliano nel corso della sua audizione in Commissione Antimafia ha chiesto di essere tutelato. "Io vi chied...Ma Pisicchio ha tranquillizzato il governatore. L’ordinanza di custodia cautelare viene depositata dal gip alle 17 di lunedì 8 aprile e ritirata dalla Procura in plico chiuso martedì 9. Mercoledì mattina Emiliano manda un messaggio a Pisicchio: «Guarda, i rumors sono molto più insistenti. Si parla anche di misure probabilmente cautelari (...) o ti dimetti o ti revoco dall’incarico». Alle 14 Emiliano firma la delibera con cui revoca Pisicchio, notizia che viene resa nota alle 16 con un comunicato stampa della Regione, e alle 17 Pisicchio pubblica un post sui social in cui finge di firmare le dimissioni. Alle 19 viene arrestato. Il deputato di Forza Italia Mauro D’attis chiede come facesse Emiliano a sapere dell’imminente arresto, ed Emiliano risponde: «Gli avevo chiesto prova dell’archiviazione, quando non me l’ha data l’ho revocato». Ma era noto dalla campagna elettorale 2020 che Pisicchio fosse indagato, e questo non ha impedito ad Emiliano di nominarlo nel cda di Aeroporti di Puglia. E mai era stata diffusa notizia di archiviazione.