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"Oppenheimer": perché è un capolavoro da non perdere

Giorgio Carbone
Giorgio Carbone

Nato a Tortona (Al) il 19 dicembre 1941. Laureato in giurisprudenza a Pavia. Giornalista dal 1971. Per 45 anni coniugato all'attrice Ida Meda. Due figli. Critico cinematografico (titolare) per "La Notte" dal 1971 al 1995. Per "Libero" dal 2000 a oggi. Autore di tre dizionari: Dizionario dei film (dal 1978 al 1990); Tutti i film (dal 1991 al 1999); Dizionario della tv (1993).

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OPPENHEIMER Sky Cinema 2 ore 22.55 Con  Cillian Murphy,  Emily Blunt e Matt Damon. Regia di Christopher  Nolan. Produzione  USA  2023. Durata: 3  ore

LA TRAMA La  storia di  Robert Oppenheimer, il padre  della  bomba atomica. All'inizio  degli anni 40 quando infuria la guerra in Europa e  nel Pacifico, Oppenheimer  non è certo il  fisico  più famoso (ci sono Fermi e Einstein) ma è il più determinato. Il generale Groves che nel  Nuovo Messico  ha  costruito una città  per i fabbricatori della bomba, punta  su  di  lui e fa bene. All'inizio  del 1945  "nasce  il maschio"  l'ordigno in  grado  di  far  finire tutte le guerre. E  difatti  finisce  quella  col  Giappone col  bombardamento di  Hiroshima e Nagasaki.

PERCHE' VEDERLO  perchè Nolan, gran maestro  di cinerma, ha saputo raccontare  magistralmente  la "corsa alla bomba" e anche  delineare  un  carattere  abbastanza tortuoso  come  quello di Oppenheimer (sapeva  che stava partorendo un  mostro, ma quando lo seppe era  troppo tardi per fermarsi)

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