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F1 GP d'Austria, le pagelle. McLaren e re Verstappen umiliano le Mercedes. Ferrari da 0, solo chiacchiere e distintivo
lunedì 5 luglio 2021

F1 GP d'Austria, le pagelle. McLaren e re Verstappen umiliano le Mercedes. Ferrari da 0, solo chiacchiere e distintivo

F1 GP d'Austria, le pagelle. McLaren e re Verstappen umiliano le Mercedes. Ferrari da 0, solo chiacchiere e distintivo
Leonardo Filomeno
2' di lettura

Verstappen - 10.  Re Max fa una gara a sé e stravince ancora. Con una macchina che è una scheggia e di una stabilità rara. Con un fucsia stellare. Pare l'Hamilton dell'era ruggente. 
Norris - 9. Inglesino solido, millennial dal piede sopraffino. Forse il più grande weekend per Lando. La penalità non meritata macchia appena una gara fluida. Meritava di chiudere da dove era partito. Si rifarà strada facendo.
Perez - Prima, all'esterno di Norris, finisce nella ghiaia. Poi, ruotata dopo ruotata, manda la gara in malora. Va bene la prima ma se lo fai due volte, e ai danni dello stesso pilota (povero Charles...), qualche sosta alla birreria del rodeo l'avrai pur fatta. Due penalità, da 5 secondi l'una. Sesto grazie a San Gennaro. Alti e bassi così al signor Marko piaceranno poco. 4.
Hamilton - Rinnovo amarissimo (ancora 2 anni per 'mr. Loyalty') e mai così in affanno. E' un leone ferito. Umiliato persino dal compagno, che deve passarlo per ordini dall'alto. Senza velocità, senza ritmo. Troppo strano per essere vero. Anche a lui un bel 4.
Bottas - 6. La defaince del titolare lo fa sembrare un pilota di stirpe. Solo per i punti, alla fine gli dicono di superare Hamilton, che non ne ha proprio. E il finnico diventa protagonista, a sua insaputa, di un film di fantascienza. A Stoccarda tira davvero un'aria pessima. 
Ricciardo - L'oriundo abbozza una rimontina e chiude settimo, con qualche punto. Ca va sans dire con una McLaren così poteva fare meglio. Certe volte si sveglia, poi va di nuovo in bambola. La gara è discreta, da 6 meno, ma il feeling con la macchina non c'è proprio. 
Ferrari - A forza di accontentarci, abbiamo dimenticato che stiamo parlando di un pezzo di storia d'Italia, per il quale il podio dovrebbe essere la regola. Invece solo chiacchiere e distintivo. 0.
Leclerc & Sainz - Charles prova a sorpassare chiunque, e nella lotta con Perez consuma le gomme. Tira da una parte, tira dall'altra, la macchina è quella che vediamo ogni domenica. Prima o poi dovrà farsene una ragione. 5. E Sainz, per ordine di scuderia e grazie alla gomma media più fresca, gli fa una pernacchia, superando Ricciardo e Perez. Quinto, a culo. Ma ben centrato. 6 e mezzo.
AlphaTauri - 6. L'ex Minardi, col super motore Honda, è bella svelta. Gasly, da 5 e mezzo, tiene un po' botta. L'insufficiente Tsunoda ancora non si raccapezza. E si becca due sanzioni. Ahia.
Russel  - 7. Super qualifica e bella gara. Ma alla fine soccombe dinnanzi ad Alonso, che gli soffia il brivido della decima posizione con una Williams. Punti ancora una chimera. Si chiama sfiga.
Latifi - Chiude 17esimo ma in gara s'è visto. Miracolo. Il risveglio della Williams lo fa sembrare un vero pilota. Il 4 d'incoraggiamento è d'obbligo.