Sono molti i parametri che determinano il valore di un immobile: posizione e livello di piano, esposizione che garantisca più ore di sole e luce, presenza di pertinenze esclusive come giardino o terrazzo. E, ancora, lo stato di conservazione dell'appartamento, la qualità delle rifiniture, la dotazione di impiantistica, la funzionalità degli ambienti, l'opportunità di avere un garage o un posto macchina senza dover lasciare l'auto per strada, la classe energetica che consenta un risparmio dei consumi e una diminuzione delle bollette, la vicinanza di negozi e parchi dove portare i figli a giocare all'aria aperta. Ma c'è un altro elemento importante che sta diventando sempre più determinante per dare un maggior valore all’immobile che si vuole vendere o acquistare: la presenza di mezzi pubblici di trasporto.
Un valore aggiunto non solo economico ma anche ambientale
Un “valore aggiunto” sia in termini economici sia “sociali”, perché poter non utilizzare l'auto non significa solamente ridurre i costi del carburante, ma anche ridurre l'inquinamento e proteggere l'ambiente. Nulla di cui stupirsi dunque se sempre più persone, al momento di acquistare (o affittare) una nuova casa verificano fra le prime “voci” la presenza nella zona di una fermata di autobus, treno o metrò.
Il valore di un appartamento può aumentare anche dal 10 al 20 per cento
Come conferma Rocco Attinà (agente immobiliare genovese e già presidente nazionale della Fiaip, una delle più importanti associazioni di categoria, conosciutissimo anche per essere stato l'“inventore” dell'Osservatorio immobiliare) che proprio nel capoluogo genovese ha potuto “toccare con mano” l'importanza dei servizi di trasporto nella valutazione di un immobile, con valori capaci di aumentare anche del 10-20 per cento in caso di servizi particolarmente efficienti.
Le corsie preferenziali hanno “risollevato” la zona del levante di Genova
Un esempio? “La zona del Levante di Genova che alcuni anni fa si è rivalutata grazie alla realizzazione delle corsie preferenziali per gli autobus permettendo di raggiungere dal capolinea di Nervi il centro di Genova in circa 20 minuti anche in presenza di intenso traffico. E se è vero che purtroppo Genova, con la sua conformazione, non facilita i collegamenti (basti pensare che nella direttiva proveniente dal Ponente in molti utilizzano il treno), è altrettanto certo che intervenire finalmente sulle direttive provenienti dalla Valpolcevera e dalla Valbisagno alleggerirebbe il traffico, “muovendo non solo i mezzi di trasporto ma anche gli immobili”.
Napoli, Roma, Milano confermano: le nuove linee "muovono" gli immobili
Come con fermano i casi di altre città: come per esempio Napoli, dove anni fa il mercato immobiliare di San Giovanni a Teduccio, nella zona est, è “ripartito” grazie alla realizzazione di una nuova linea della metropolitana; o Roma, che con l’apertura della linea B1 e della C, ha visto un sensibile ritocco verso l’alto dei prezzi delle case in quartieri come Conca d’Oro o Pigneto, zone che prima venivano etichettate come “periferie degradate”. E ancora, Baggio, quartiere della periferia a nord ovest di Milano, da sempre penalizzato dai collegamenti, dove i proprietari hanno visto il valore dei propri immobili aumentare del 10 per cento con il prolungamento della linea rossa, come conferma un’analisi di Immobiliare.it insights, che ha esaminato l’andamento delle quotazioni nelle aree periferiche di Milano nel periodo 2021-2023. Un “effetto traino” dei valori immobiliari” confermato anche dal recentissimo “caso Bergamo”, con il cantiere per la costruzione di una nuova la nuova linea tramviaria (i cui lavori dovrebbero concludersi a luglio 2026) che sta facendo viaggiare verso l'alto i valori degli immobili costruiti lungo il percorso.



