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Joe Biden, il più amato nei sondaggi a una settimana dai dibattiti dem

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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Joe Biden mantiene il primo posto nei sondaggi tra i Democratici, a una settimana dai primi dibattiti in TV che potrebbero consacrarlo, o sgonfiarlo. Rispetto a qualche settimana fa, il suo rating e' lievemente slittato (era tra il 35% e il 40% in altri sondaggi) ma la sua leadership e' ancora salda dopo il sondaggio Fox News di lunedi' 17: con il 32%, distanzia confortevolmente Bernie Sanders (13%), Elizabeth Warren (9%), Pete Buttigieg e Kamala Harris (8%). Due sono pero' i problemi che ha davanti. Il primo, politico, e' dato dalla pressione che sta subendo affinche' continui a spostarsi a sinistra: i quattro sfidanti appena citati, insieme, pesano per il 40% dei consensi (per non parlare delle “schegge” degli inseguitori piu' staccati, sotto il 4% di Beto O' Rourke, che hanno tutti proposte piu' radicali delle sue). Significa che c'e' un diffuso sentimento pro-socialista e anti-moderato tra i DEM che condizionera' inesorabilmente Joe, togliendogli l'immagine (che e' una maschera lisa, in realta') di uomo del centro, di prodotto del vecchio establishment che fu di Bill Clinton. La seconda minaccia, per ora tenuta a bada dalla solita connivenza dei media di sinistra, viene dalla sua stessa famiglia. La narrativa dominante, di cui si e' letto abbondantemente, (Joe Biden ne ha scritto un libro: “Promise me Dad” “Promettimi papa'”) e' quella del dramma della perdita del figlio Beau per tumore al cervello: il dolore per quella morte avrebbe impedito a Joe, a suo dire, di correre nel 2016. Joe, pero', diede subito il massimo risalto a quelle che sarebbero state le ultime parole, e volonta', di Beau (‘Promettimi che farai quello che devi per il bene del paese', cioe' che ti candiderai). Che la scelta di non correre di Joe fosse in realta' piu' legata al fatto che Obama, il presidente, puntasse esplicitamente su Hillary e non su di lui, il suo vice di due mandati, non e' una malizia, ma l'interpretazione piu' ovvia. Questo e' il passato, comunque, e si puo' tralasciare. E' il presente che intriga. Beau aveva una moglie, Hallie, e un fratello, Hunter, 49 anni. Hunter aveva sposato, dopo la morte di Beau, la vedova Hallie, sua cognata. Il fatto di aver avuto una relazione con la vedova del fratello prima di divorziare dalla propria moglie non e' il massimo, ma ci sta. Capita. Pero' Hunter non si e' fermato li', a sorprese. Il sito TMZ ha riportato qualche giorno fa la notizia che Hunter Biden si e' segretamente sposato il 16 maggio con una donna americana nata in Sud Africa, Melissa Cohen, con una cerimonia privata a Los Angeles. “La coppia si e' sposata davanti a un ministro religioso di Los Angeles che gestisce una azienda di nozze istantanee”, scrive TMZ, “il che fa credere che Joe e il resto della famiglia non fossero presenti”. Hunter aveva rotto la relazione con Hallie Biden, vedova di suo fratello Beau, qualche mese fa, agli inizi del 2019. In precedenza Hunter era stato sposato con Kathleen per 22 anni, prima di piantarla per mettersi con Hallie. Fosse solo il gossip a insidiare le fortune di Joe, padre distrutto dalla perdita di un figlio e costretto a sopportare l'instabilita' familiare dell'altro, comunque, saremmo in una situazione di quasi normalita'. Un figlio irrequieto sentimentalmente? Ci sta pure quello. Il fatto e' che, con questo stesso Hunter, il vecchio Joe ne ha combinata una grossa. Riporta il sito Breitbart. “Un affare da 1,5 miliardi di dollari tra Hunter e la Bank of China di proprietà statale ha generato attenzione indesiderata per la famiglia Biden negli ultimi mesi. In modo esauriente, ‘Secret Empires', il libro più venduto di Peter Schweizer, collaboratore senior di Breitbart News, esplora le preoccupanti circostanze che circondano l'accordo commerciale coi cinesi mentre suo padre stava negoziando la politica degli Stati Uniti con il governo comunista di Pechino. "Nel dicembre del 2013, Hunter Biden vola su Air Force 2 a Pechino, in Cina, con suo padre Joe", ha detto Schweizer in un'intervista a marzo con la conduttrice di Fox News Channel Laura Ingraham. "Suo padre incontra i funzionari cinesi, è molto tenero con Pechino. La cosa più importante che succede si verifica 10 giorni dopo il loro ritorno. E' allora che la piccola società di private equity di Hunter Biden, Rosemont Seneca Partners, ottiene un accordo di private equity da 1 miliardo di dollari con il governo cinese. Non con la società cinese, con il governo. E ciò di cui la gente deve rendersi conto è che Hunter Biden non ha esperienza (professionale-finanziaria) in Cina. Non ha esperienza nel private equity. L'accordo che (Hunter, il figlio del vicepresidente in carica) ha ottenuto nella zona di libero scambio di Shanghai, nessun altro lo aveva. Goldman Sachs, Bank of America, Blackstone, nessuno aveva questo accordo. " Trump ha gia' twittato sui traffici “cinesi” di Biden, uno scandalo che avrebbe gia' dovuto scatenare un Cina-gate reale, altro che il Russia-gate trumpiano. Vedremo se negli imminenti dibattiti tra i DEM ci sara' qualche giornalista di NBC con la schiena dritta, che porra' domande in merito. Oppure se lo fara' qualche concorrente di Biden. di Glauco Maggi

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