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Trump mette la divisia: 88 big dell'esercito Usa sono con lui

Glauco Maggi
Glauco Maggi

Giornalista a NYC per Libero, autore di Figli&Soldi (2008), Obama Dimezzato (2011), Guadagnare con la crisi (2013), Trump Uno di Noi (2016). Politica ed economia. Autori preferiti: Hayek, M.Friedman, T.Sowell

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La campagna di Trump si e' messa la divisa, e ha diffuso oggi una lettera firmata da 88 leader militari in pensione in cui dichiarano che voteranno il candidato del GOP. Il gruppo, organizzato dal maggiore generale Sidney Shachnow e dal contrammiraglio Charles Williams, comprende 4 generali a 4 Stelle e 14 generali a tre Stelle. Nell'endorsement, gli alti ex ufficiali scrivono che “le elezioni del 2016 danno al popolo americano un'opportunita' urgentemente necessaria di imprimere una correzione nella direzione del nostro atteggiamento a proposito delle politiche della nostra sicurezza nazionale”. Nella lista c'e' anche Burwell Bell, il generale a 4 Stelle che ha comandato le forze USA in Corea dal 2006 fino al suo pensionamento nel 2008, una presenza significativa alla luce delle posizioni di Trump che ha fatto recenti allusioni alla possibilita' di una proliferazione nucleare nella regione dell'Asia e del Pacifico per contrastare la minaccia cinese. "In quanto ex senior leaders delle Forze Armate americane, noi crediamo che la correzione di rotta possa essere realizzata solo da qualcuno che non e' stato profondamente coinvolto con, e sostanzialmente responsabile per, l'impoverimento e svuotamento del nostro esercito e le minacce crescenti che deve affrontare il nostro paese nel mondo”. L'allusione a Hillary come co-protagonista della politica estera e militare fallimentare di Obama e' chiarissima. “Per questa ragione”, scrivono gli 88 alti militari in pensione, “noi sosteniamo la candidatura di Donald Trump a diventare il nostro prossimo Comandante in Capo”. Gli ex leader militari sono ferocemente critici della politica estera e della sicurezza nazionale di Obama, denunciando che “i nemici sono diventati piu' sfrontati e sicuri di se', percependo la debolezza e la irresolutezza a Washington. Nel nostro professionale giudizio il combinato disposto dei due fattori e' potenzialmente estremamente pericoloso”. "Noi appoggiamo Trump e il suo impegno a ricostruire le nostre forze armate, a rendere sicure le nostre frontiere, a battere i nostri avversari suprematisti islamici, e a ripristinare la legge e l'ordine a livello domestico. Invitiamo pressantemente i nostri concittadini americani a fare lo stesso”. Nelle stesse ore in cui l'appello pro Trump veniva diffuso martedi' mattina dalle agenzie di stampa, CNN compresa, Fox News mostrava un video in cui tre corvette iraniane inseguivano minacciosamente una motobarca della marina americana in acque extraterritoriali. Gli incidenti creati da Teheran si stanno intensificando, dopo l'umiliante sequestro di qualche mese fa della nave USA e dei suoi marinai fatti inginocchiare e fotografati. Le immagini fecero il giro del mondo mostrando l'America arrendevole e imbarazzata di Obama. E' a questo trend che si ribellano gli 88 generali pro Donald, e la manifestazione di sostegno non puo' che fare bene al repubblicano agli occhi degli elettori patriottici ed anche degli indipendenti, tra i quali sta gia' vincendo il confronto con la Clinton. Trump ha un grande bisogno di migliorare la sua immagine in termini di affidabilita' come statista e come capo delle Forze armate, e questa lettera lo aiuta di sicuro. Sui sondaggi che quatti quatti mostrano l'erosione del vantaggio di Hillary torneremo prossimamente con un'analisi piu' approfondita, ma intanto registriamo che nel sondaggio di oggi 6 settembre della CNN Trump e' passato davanti alla DEM di due punti. E' il terzo sondaggio nazionale dopo Rasmussen e Los Angeles Times-USC a segnalare il sorpasso. Glauco Maggi

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