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Cara Stella (Memorie di una vagina), il rancore contro i maschi (str***i) non salverà le trentenni

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Mancava ancora un vaccino efficace per debellare l' epidemia matrimoniale che sta sterminando un' intera generazione di maschi trentenni single. Solo per questo la blogger di Memorie di una vagina, Stella Pulpo, meriterebbe il Nobel per la medicina alternativa, perché con la sua prima fatica, Fai uno squillo quando arrivi (Rizzoli), potrebbe salvare la vita a molti suoi coetanei maschi. A loro è consigliato assumere a dosi elevatissime tutti quegli spaccati di sesso occasionale, gli appuntamenti al buio, le situazioni di disagio strisciante ricche di paturnie femminili di cui Nina, la protagonista per caso simile all' autrice, infarcisce la sua esistenza. L' approccio a Fusqa, l' acronimo del libro che dà il nome anche a una nostalgica playlist su Spotify che crea dipendenza, deve assomigliare a quello di un manuale di sopravvivenza da leggere d' un fiato, perché insegna a riconoscere ed evitare errori potenzialmente fatali. È come trasformarsi in una mosca al tavolo dell' aperitivo tra vecchie amiche, quelle occasioni in cui emergono i segreti più inconfessati, la risposta a quella eterna domanda tra coppie, quando lui chiede «Che hai?» e lei risponde sempre e solo un bugiardo «Niente». Il maschio single potenziale partner di Nina rischia di finire come il Pezzo di m. (Pdm), l' ex con cui la ragazza deve fare i conti ogni volta che torna nel paese natale per le feste comandate. Chi ci è passato lo sa, buttarsi alle spalle una storia come quella tra la protagonista e Pdm può voler dire estirpare un pezzo di cuore con un cucchiaino arrugginito senza anestesia. Nina ci prova, ma poi resta bloccata in quel limbo irrisolto da #maiunagioia. Quello è il segnale per i maschietti che arrivano dopo il Pdm di scappare a gambe levate. Nina è un po' come Levante, la cantante, con quella acredine sbandierata verso il genere maschile che fa da magnete per tutte le fidanzate annoiate che a cicli regolari frantumano i santissimi dei propri partner, tutti potenziali stronzi e traditori, in quanto maschi. Nella borsa della vostra ragazza non sarà difficile trovare una copia di Fusqa. Leggetelo anche voi, perché vi aiuta a raggiungere una consapevole rassegnazione: single o no, siete colpevoli. Grazie alle storie di Nina, il fidanzato cronico potrà rivivere tutte quelle masturbazioni mentali delle proprie partner che partono a mitraglia, quando ogni parola non detta e ogni sguardo da pesce lesso viene interpretato come la più bieca forma di anaffettismo. Fusqa è la fotografia più vera delle trentenni contemporanee, incastrate tra le smaliziate Millenials e le cugine più grandi nate negli anni '70, giovani donne e giovani madri che da ormai qualche anno posano il loro sguardo ricco di compassione sulle coetanee di Nina, eterne indecise/eterne incomprese. E Nina non fa eccezione. C' è sempre quell' ex, i nuovi che assomigliano troppo a quell' ex, i giovani vecchi e i vecchi giovanili, scorrono tutti in una sorta di passerella degli orrori maschili, il genere ne esce devastato peggio di un manipolo di criminali di guerra. Nina è single orgogliosa, anche se non sarà difficile ritrovarla fidanzata con il tipo di ragazzo che ha sempre osteggiato, altro Pdm potenziale. E a quel punto diventa chiaro che in fondo Nina è una campionessa nella sua disciplina, è la Yuri Chechi dei legami sentimentali, si appende agli zebedei e non c' è modo di scrollarsela di dosso. di Giovanni Ruggiero

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