Chi ha intenzione di ristrutturare casa, ha la possibilità di usufruire di importanti sconti fiscali. Il governo ha recentemente prorogato al 31 dicembre la detrazione del 50% sui lavori edili e ha alzato al 65% (dal 55%), gli interventi sulla riqualificazione energetica. L’ecobonus vale per i lavori pagati da privati e imprese entro il 31 dicembre oppure entro il 30 giugno 2014 per i condomini. Nell’ultima modifica al decreto che ha esteso gli incentivi sono stati reinseriti negli sgravi anche i condizionatori a pompa di calore, e confermata la possibilità di detrarre dalla dichiarazione dei redditi le spese per l’acquisto di mobili, arredi e i grandi elettrodomestici «finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto della ristrutturazione». È però importante attendere la conversione definitiva del decreto (nel momento in cui viene redatto l’articolo, erano per esempio compresi nel bonus i grandi elettrodomestici di classe A+, A per i forni, quelli a incasso e le caldaie a condensazione). Per ottenere il bonus su mobili e grandi elettrodomestici è quindi necessario aver usufruito della detrazione sulle ristrutturazioni edilizie. CHI PUO' USUFRUIRNE L’agevolazione, come spiega l’Agenzia delle entrate in una prima guida, spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese: proprietari o nudi proprietari, titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie), locatari o comodatari, soci di cooperative divise e indivise, imprenditori individuali, per gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce. «Ha diritto alla detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture», scrive l’Agenzia. ECOBONUS Il bonus per l’acquisto di impianti solari, caldaie a condensazione, l’isolamento termico di pareti e infissi, è ottenibile solo dopo aver mandato all’Enea via telematica un attestato di certificazione energetica, trovabile online all’indirizzo http://www.acs.enea.it/. Lo sconto fiscale è infatti attivabile solo per impianti che migliorano il rendimento energetico. I particolari e le modalità da utilizzare per richiedere il bonus si possono trovare allo stesso indirizzo web dell’Enea sopra citato. RISTRUTTURAZIONE I proprietari di case e gli inquilini che hanno effettuato lavori di riqualificazione dell’appartamento e che hanno pagato l’impresa dal 26 giugno al 31 dicembre del 2013, hanno la possibilità di detrarre il 50% delle spese sostenute. Il tetto massimo dei lavori su cui calcolare la detrazione è di 96 mila euro; il bonus non potrà dunque superare i 48 mila euro (la metà di 96 milia euro), recuperabile in 10 anni (4.800 euro all’anno). Gli interventi di riqualificazione dell’immobile potranno essere effettuati anche fuori dalla scadenza prevista, l’importante è che vengano pagate entro il 31 dicembre 2013. Il pagamento dovrà essere effettuato con bonifico dove dovrà risultare: la causale del pagamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione e la partita Iva o il codice fiscale dell’artigiano o dell’impresa. Dal primo gennaio 2014 il bonus per le ristrutturazioni edilizie tornerà al 36% con un tetto massimo di spesa a 48 mila euro. In linea di massima i lavori accettati riguardano la messa in sicurezza dell’immobile esistente. In caso di vendita della casa prima che siano trascorsi i dieci anni, e salvo patto contrario, il diritto di scaricare la spesa passa all’acquirente. Per quanto riguarda le autorizzazioni, possono cambiare a seconda del tipo di intervento: se si tratta di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro conservativo, ristrutturazione. MOBILI Chi effettua la ristrutturazione e accede quindi alla relativa detrazione, potrà sfruttare anche un’altra occasione: quella per l’acquisto di mobili per arredare lo stesso appartamento, fino a un massimo di 10 mila euro. Sono comprese cucine, letti, librerie, tavoli, sedie, ecc. Sono invece escluse le spese sostenute per l’acquisto di complementi di arredo come lampadari, lampade, soprammobili e mobili usati. L’agevolazione dunque, spalmata in 10 anni, potrà essere al massimo di 5 mila euro. QUALI LAVORI La detrazione per la ristrutturazione riguarda «le spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, per le opere di restauro e risanamento conservativo e per i lavori di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e sulle loro pertinenze», scrive l’Agenzia. Ma si possono scaricare anche gli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune, i lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, gli interventi di bonifica dall’amianto e di «esecuzione di opere volte ad evitare gli infortuni domestici». Tra le opere agevolabili rientrano anche: l’installazione di apparecchi di rilevazione di presenza di gas, il montaggio di vetri anti-infortunio, l’installazione del corrimano, impianti d’allarme e di sicurezza. L’elenco completo si trova sul sito dell’Agenzia delle entrate. di Antonio Spampinato