Cerca
Logo
Cerca
+

Renzi, Boschi e Madia: triangolo in Senato

Cronaca maliziosa della lunga giornata della fiducia al governo Renzi: da una mano malandrina del premier sul lato B della bella Maria Elena...

Matteo Legnani
  • a
  • a
  • a

E' stata una lunga giornata, quella di lunedì al Senato, per la discussione sulla fiducia da accordare al governo Matteo Renzi. Il premier ha ascoltato e parlato, si è fatto portare acqua, caffè, una spremuta. Ha avuto problemi di vescica che l'hanno costretto a lasciare precipitosamente l'aula. E nelle pause si è intrattenuto in qualche chiacchiera con le sue ministre, sedute alla sua destra (a sinistra c'aveva Alfano, meglio le ministre). E i fotografi dal loggione giù a scattar foto. Tanto da poter fare una storia per immagini, di quella interminabile giornata. Ora, visto che i fatti veri sono noti a tutti, proprio scegliendo alcune di quelle foto proviamo a costruirne una di fantasia, forse un po' maliziosa. Nella prima, di quelle foto, si vede Renzi con una mano malandrina dietro Maria Elena Boschi (Matteo avrà tratto ispirazione da Maurizio Lupi, anche lui sopreso in gesto analogo in occasione del giuramento al Quirinale sempre con la Boschi?). Lei è un po' chinata in avanti, sul banco del governo. Il che aumenta la malizia. Nell'immagine successiva, Renzi si tiene un fazzoletto sulla bocca, forse per tamponare la "pizza" che la Boschi gli ha mollato sul grugno. Poco dopo, altra foto, la Boschi indignata afferra borse e carte e se ne va. Ma in soccorso del premier arriva Marianna Madia, che gli chiede (altra foto): che hai combinato. Lui non se ne capacita e poco dopo è immortalato con una espressione non proprio intelligente (tipo "mister Bean", per intenderci) mentre si chiede: "che avrò combinato mai?". per cercare di capirlo, eccolo sbirciare di nascosto il telefonino, mentre lei è intenta a messaggiare qualcuno (la Boschi?). Capito il suo errore, eccolo (ultima foto), mentre da uomo di chiesa (ed ex Dc) quale è, chiedere perdono del suo peccato all'Onnipotente. No, non Napolitano.... di Matteo Legnani

Dai blog