Moto3, Maria Herrera: l'unica donna in Moto 3 mira al titolo mondiale
È l'unica pilota donna del motomondiale: si tratta di Maria Herrera, numero 35 del circuito argentino, che in un futuro desidera un figlio, ma per ora il suo solo sogno nel cassetto è vincere il titolo di Moto3. Definita “un fenomeno” da altri piloti, tra cui Marc Marquez e Alvaro Bautista, ha battuto molti giovani campioni affermati: Alex Rins, Fabio Quartaro, Lorenzo Baldassarri, Jorge Navarro e Alex Marquez. In un'intervista rilasciata a La Repubblica, racconta com'è essere un pilota donna: "Devi sempre dimostrare qualcosa in più. Ma perché la gente non ha fiducia in me se faccio lo stesso tempo sul giro di chi vince la gara? Ma non posso farci nulla, anzi: è una motivazione ulteriore per batterli. Quando ho battuto i miei compagni in passato, qualcuno l'ha presa con un pizzico di rabbia: non fa piacere essere superati da una donna in un ambiente "macho" come questo". Non è assolutamente demoralizzata dal risultato deludente della scorsa stagione, ma anzi è carica per quella appena cominciata: "La scorsa era un'annata sbagliata: non c'erano soldi per la squadra e non riuscivo a rimanere concentrata. Ora però sono più tranquilla perché abbiamo gli sponsor giusti, un buon team tutto nostro (MH6) e durante l'inverno mi sono allenata come non mai". È salita su una moto per la prima volta a 4 anni, a 5 ne aveva una tutta sua e a 12 ha capito che voleva diventare pilota: "Sono state stagioni di sacrificio, lontano da casa e dalle amiche. Ma ho corso, lottato e vinto". A chi sostiene che le moto non siano roba da ragazze perché sono troppo pesanti da guidare, risponde: "Falso. Magari la MotoGp, ma non la mia categoria. È soprattutto questione di tecnica, talento e coraggio. Il fisico c'entra poco. E poi le donne hanno qualcosa in più quando si tratta di ragionare in estrema tensione come accade durante le gare. Io comunque qui non sono una ragazza, sono un pilota: quando corro a 230 all'ora, nessuno nota la differenza, treccia di capelli a parte”. La Herrera ha solo un obiettivo: “Aprire il gas al massimo, sempre. Ho collezionato parecchie cadute e altrettante fratture. Ma non mi fermo”.