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Claudio Scajola ai giudici: "Trasporto con qualche sentimento per Chiara Rizzo"

Matteo Legnani
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.La vicenda, oltre che sui quotidiani che si occupano di politica e cronaca, era finita anche sui rotocalchi di gossip. E' quella che risale al 2013 e vede come protagonisti l'ex ministro Claudio Scajola, l'ex deputato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa Amedeo Matacena, ora latitante a Dubai, e la di questi consorte Chiara Rizzo. E' tornata di attualità nelle scorse ore nell'aula del tribunale di Reggio calabria, dove Scajola è imputato con l'accusa di aver agevolato la fuga all'estero di Matacena. Rispondendo alle domande del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, Scajola ha respinto le accuse, ammettendo però di aver aiutato "solo sua moglie Chiara Rizzo per la quale c'è stato da parte mia un trasporto con qualche sentimento". E in cosa si tradusse questo aiuto? Nel tentativo di far rientrare 700mila dollari da una banca delle Seychelles a Montecarlo. "Tentati in tutti i modi - ha spiegato ai giudici Scajola - ma fu impossibile perchè poteva insorgere il sospetto di riciclaggio". Sul tentativo di Matacena di trasferirsi a Dubai, invece, l' ex ministro ha spiegato che è stata un' idea di Vincenzo Speziali: "Speziali era un millantatore. Nella mia esperienza, non credevo che fare una domanda di asilo politico sia un reato". Parole alle quali lo stesso Speziali ha voluto replicare negando di aver svolto qualsiasi ruolo nel trasferimento di Matacena  e accusando l'ex ministro proferire "bugie crudeli e autoassolutorie"

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