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Maria Elena Boschi, vietato dire "coscia" e "stivalata": la polemica dopo gli attacchi

Cristina Agostini
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"Cara Giovanna, era proprio necessario scrivere di Maria Elena Boschi con stivali a metà coscia? Mi meraviglio, da una brava giornalista di Repubblica" La brava giornalista è Giovanna Vitale, a criticarla è Mario Lavia, vicedirettore di Democratica. La cronista non ci sta: "Non capisco cosa ci sia di male. È un dettaglio di cronaca, è legittimo che Meb li indossi (tra l'altro le stavano benissimo) e io che lo scriva per quel che è. Senza malizia alcuna". E affonda: "Forse altri hanno usato quel termine con malizia, non io. La malizia è nell'occhio di chi legge, non di chi guarda e ne scrive". Leggi anche: La Boschi la spara grossa, La Meloni la demolisce: "Sei seria?" Insomma, vietato dire "coscia" in riferimento alla Boschi. Perché su Democratica ci sono decine e decine di articoli, nota il Fatto quotidiano, che usano questo termine. Lo stesso Lavia il 2 luglio 2016 scrive "scancosciato". E c'è tra i collaboratori del sito di informazione pure una Maria Coscia. Chissà se il vicedirettore le chiederà di cambiare l'"osceno" cognome in un più pudico "Metàgamba".

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