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Il prof Monti ritocca un record:quello del debito pubblico

Andrea Tempestini
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Ecco il record di Mario Monti, quello del debito pubblico italiano, che tocca vette mai viste prima. Secondo il Supplemento Finanza pubblica di Bankitalia, il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 17,1 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo un nuovo massimo storico pari a 1.966,3 miliardi di euro. Con il debito aumentano anche le entrate tributarie grazie, tra l'altro, alle tasse sulla benzina.  La corsa del debito - Così nel complesso, nei primi 5 mesi il fabbisogno complessivo - 53,1 miliardi - ha superato di 5 miliardi quello registrato nel medesimo periodo del 2011, pari a 48,2 miliardi di euro. Bankitalia sottolinea: "Vi hanno influito principalmente gli esborsi in favore degli altri paesi dell'area dell'euro (pari, nel periodo di riferimento, a circa 16,4 miliardi, a fronte dei 4,7 nel 2011); in senso opposto hanno invece operato le misure relative alla tesoreria unica, che hanno comportato il riversamento da parte degli enti decentrati presso la tesoreria centrale di 9 miliardi, precedentemente detenuti presso il sistema bancario. La spiegazione - Esclusi questi due dati, l'aumento del fabbisogno rispetto al medesimo periodo del 2011 è di circa 2,3 miliardi. L'istituto di Via Nazionale spiega che, in altre parole, l'incremento è "attribuibile principalmente all'aumento delle disponibilità liquide detenute dal Tesoro (di 8,3 miliardi, a 35,8), al fabbisogno (6,2 miliardi), a scarti di emissione (2,3 miliardi) dovuti all'emissione di titoli sotto la pari, alle variazioni del cambio (0,2 miliardi)". Pesano poi le garanzie italiane sulle emissioni dell'European financial stabilità facility (il fondo Efsf, che hanno aumentato il debito e il fabbisogno di circa 1,8 miliardi di euro. Balzelli e imposte - Vi è poi il capitolo tasse: le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono aumentate a maggio di 1,4 miliardi (in crescita del 4,6%) rispetto allo stesso mese del 2011. Nei primi cinque mesi, conclude Bankitalia nel Supplemento sulla finanza pubblica, le entrate tributare contabilizzate nel bilancio dello Stato sono aumentate dell'1,1% (a 1,6 miliardi) rispetto al corrispondente periodo del 2011, "trainate dalla crescita dei proventi delle accise sulle risorse energetiche".

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