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Fischi e insultial bomber nigerianoE quando segna gli ultrà se ne vanno

I tifosi si giustificano: "Ha mancato di rispetto alla città". Ma è già pronta la multa

Nicoletta Orlandi Posti
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  Ad un gol della propria squadra si dovrebbe esultare. Invece gli ultrà del Varese hanno prima fischiato e poi se ne sono andati dallo stadio in segno di protesta. Il perché è presto detto. A riportare in parità la squadra bianco rossa è stato Giulio Osarimen Ebagua, bomber nigeriano cresciuto in Italia, che i curvaiolo proprio non sopportano. L'assurda partita andata in scena al "Franco Ossola" di Varese contro i dilettanti bergamaschi del Pontisola la racconta il Corriere della Sera.  Fin dal fischio d'inizio domenica sera - prima partita ufficiale della stagione - la Curva Nord ha fischiato e insultato il giocatore di colore. Fino al 28° minuto della ripresa quando - con il Varese sotto di un gol - Giulio Ebagua spedisce in rete la palla del pareggio. Incurante di ogni diplomazia il giocatore è corso sotto la Curva che lo stava svillaneggiando, si è portato l'indice alla bocca, ha alzato il dito medio finché un compagno lo ha portato via di peso. Dagli spalti hanno ripiegato gli striscioni e hanno abbandonato la scena. Sembrava tutto finito lì. E invece a partita conclusa (vittoria 2 a 1 del Varese), gli ultrà hanno assediato gli spogliatoi, pretendendo un "chiarimento". La conseguenza è stata che il pullman della squadra si è dovuta allontanare protetto dalla polizia. "Il razzismo non c'entra, l'abbiamo fatto perché Ebagua ha mancato di rispetto alla città", hanno scritto poi gli ultrà nei loro forum. Giustificazioni che non hanno convinto neanche la società che ha già ammesso che il Varese verrà multato dalla Federcalcio per i cori razzisti della tifoseria.  

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