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Partiti a caccia disperata di soldiChi li finanzia paga meno tasse

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Aumenta la detrazione fiscale per chi fa donazioni ai partiti che hanno presentato liste o candidature elettorali

Nicoletta Orlandi Posti
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Avrà una detrazione fiscale del 24% nel 2013 e del 26% nel 2014 invece dell'attuale 19%, per chi sceglie di donare ai partiti che hanno presentato liste o candidature elettorali alle elezioni per Camera, Senato o Parlamento europeo oppure che hanno almeno un rappresentante eletto in un Consiglio regionale o nei Consigli delle province autonome di Trento e Bolzano. L'Aula della Camera ha approvato l'articolo 5 della riforma del finanziamento pubblica e dei controlli sui bilanci. Resta fuori il nodo delle società controllate che un emendamento, accantonato, a firma Lanzillotta chiedeva di inserire. Si prevede il divieto per gli enti pubblici e le società controllate dallo Stato e da altri enti pubblici e per gli amministratori delle stesse di effettuare erogazioni liberali o dare contributi ad fondazioni, ed enti presieduti da senatori, deputai, parlamentari europee o componenti di altre assemblee elettive. Dalla Camera disco verde anche alla cosiddetta "clausola di salvaguardia" in base alla quale qualora il vantaggio fiscale per i cittadini che compiono atti di liberalità nei confronti di partiti, e quindi di maggior costo per lo Stato, superi l'importo massimo stimato di 6 milioni di euro, viene corrispondentemente ridotto l'ammontare del contributo pubblico relativo al cofinanziamento. 

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