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La scure di Monti sugli stataliSenza lavoro un dirigente su 5

Nicoletta Orlandi Posti
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  Il governo si prepara a tagliare il numero degli statali. In tre anni saranno circa 100 mila i lavoratori del pubblico impiego a rimanere a casa (10mila entro il primo anno e 90 mila entro il 2014), il 10% saranno ministeriali. La sforbiciata riguarda anche i dirigenti di prima e seconda fascia: uno su cinque sarà fatto fuori. Questi sono i numeri dello schema a cui stavano lavorando ieri fino a tarda serata i tecnici dalla Funzione pubblica, reso noto dal Corriere.   Nel progetto che sarà discusso dagli economisti del Tesoro e della Ragioneria Generale è previsto l'accompagnamento per i più anziani: due anni di mobilità all'80% dello stipendio, ma per chi matura i requisiti pensionistici entro il 2014 varrebbero le regole più favorevoli antecedenti la riforma Fornero. Per lo Stato si tratterebbe di un anticipo di alcuni anni compensato però dal rinvio della liquidazione che verrebbe erogata solo al compimento dei 66 anni. I tagli non si limitano al personale dei pubblici uffici: il decreto sulla spending review che domani sarà discusso con i sindacati prevede anche la riduzione del 50% delle auto blu, l'obbligo di fare le ferie senza la possibilità di compensi sostitutivi, la stretta sulle consulenze e gli incarichi ad ex dipendenti e la riduzione del valore dei buoni pasto: non potranno superare i 7 euro. La legge in preparazione prevede inoltre un tetto di tre manager nei consigli di amministrazione delle società controllate dallo Stato e enti locali.   

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