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Scommesse, Conte si difende e Agnelli lo conferma

Il presidente: "Antonio allenerà la Juve anche l'anno prossimo"

Alvise Losi
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Conferenza stampa senza contraddittorio per Antonio Conte. Si è presentato al centro della Juventus di Vinovo con il presidente della società Andrea Agnelli. Ha espresso poche parole, ma molto chiare. Accuse pesanti - Era da alcune settimane che si sapeva che Conte era stato tirato in mezzo dal suo ex giocatore del Siena Filippo Carobbio. Oggi la formalizzazione della sua iscrizione nel registro degli indagati con la consegna dell'avviso di garanzia. "Ribadisco la mia assoluta estraneità ai fatti", ha detto il tecnico. "Sono stato indagato per associazione a delinquere. Ho avuto una perquisizione in casa e non c'ero neanche. Ho letto il provvedimento a mio carico e le poche parole scritte. Mi chiedo solo una cosa: come mai non sono stato chiamato prima dal procuratore di Cremona?". Questo l'attacco di Conte agli inquirenti. L'allenatore avrebbe preteso di essere sentito prima che si arrivasse a questo punto. Una storia pulita - Il tecnico bianconero ha anche rimarcato la propria professionalità nell'arco degli anni. "La mia storia parla chiaro. Ho sempre dimostrato correttezza, integrità e onestà nella mia carriera", ha aggiunto. "Si può chiedere ai miei compagni e avversari quando giocavo, si può chiedere ora ai miei giocatori chi è Antonio Conte. Io ho subito in passato un'aggressione con bastoni davanti a mia figlia di due anni e davanti a mia moglie per la mia integrità. Con Siena abbiamo vinto il campionato di serie B con tre giornate di anticipo con un gruppo di ragazzi straordinari. Società con lui - Agnelli al fianco di Conte ha assicurato che "Antonio è e sarà il nostro allenatore anche nella Champions del prossimo anno". Il presidente della Juventus ha poi aggiunto che "Conte non fa parte di questo quadro. Il ruolo che gli sarebbe attribuito è vicino all'insignificante. Dico questo perché lo conosco da vent'anni e conosco la sua integrità e lealtà. Ho il massimo rispetto per lavoro degli inquirenti. Ma bisogna bloccare ogni illazione".

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