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Supercoppa, vince la Juve tra i veleni. Il Napoli non va alla premiazione

Asamoah

I bianconeri con Carrera in panchina al posto di Conte trionfano in rimonta ai supplementari. De Laurentiss protesta per gli errori arbitrali

Giulio Bucchi
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Quinto successo in Supercoppa italiana per la Juventus: a Pechino, i bianconeri guidati in panchina da Massimo Carrera al posto di Antonio Conte (squalificato 10 mesi per lo scandalo scommesse) hanno battuto 4-2 il Napoli dopo i tempi supplementari. Al 90' il match, molto combattuto e nervoso, era terminato 2-2: azzurri a segno con Cavani al 27', pari dell'ex Udinese Asamoah al 37' e nuovo vantaggio partenopeo con Pandev al 41'. Nella ripresa Carrera cambia: fuori Matri, dentro Vucinic, ed è tutta un'altra juve. Proprio il montenegrino al 72' si conquista un calcio di rigore e Vidal pareggia. Decisive anche le decisioni dell'arbitro Mazzoleni: oltre al fallo da rigore di Fernandez contestato da Mazzarri, ci sono state le espulsioni di Pandev e Zuniga. Ai supplementari, è dominio Juve con l'autorete di Maggio al 96' (sorpreso da un'uscita a vuoto di De Sanctis) e sigillo finale di Vucinic al 101' in contropiede su splendido assist volante di Marchisio. Il veleno, però, è nella coda: il presidente del Napoli De Laurentiis ha ordinato alla sua squadra di non partecipare alla premiazione finale e alla consegna della coppa. Se il buongiorno si vede dall'inizio, sarà una stagione vivace.  

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