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Italia battuta dall'InghilterraMa l'esperimento Prandelli riesce

In campo otto esordienti che non deludono: palla a terra e voglia di fare sempre la partita

Nicoletta Orlandi Posti
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  Un Ferragosto azzurro. In un caldo mercoledì d'estate, il calcio italiano dimentica inchieste e polemiche e scopre di avere un futuro più che promettente. Nel pomeriggio la nuova Under 21 di Devis Mangia dà una lezione di calcio a domicilio ai pari età olandesi. Poi, in serata, a Berna, Prandelli inizia il suo secondo biennio con un'Italia baby che fa la sua figura anche se perde 2-1 contro l'Inghilterra del 'vecchio' Hodgson. Mai come questa volta la Nazionale è sperimentale.  Il più anziano è il 30enne Balzaretti, in attacco El Shaarawy e Destro, 40 anni in due, con Diamanti a fare un po' la terza punta e un po' il trequartista. Alla fine saranno 8 gli esordienti, davvero tanti e qualcuno pronto per l'Italia che già guarda ai Mondiali del 2014 in Brasile, il ct l'ha trovato. Destro è il migliore in campo, Prandelli lo aveva escluso dai 23 che un mese e mezzo fa sfiorarono il titolo continentale, adesso è ripartito da lui. Nella prima uscita del dopo Euro2012 il mister di Orzinuovi disegna una Nazionale nuova, senza i pilastri della squadra che si arrese soltanto in finale alla Spagna per stanchezza ancor prima che per inferiorità tecnica. Non ci sono gli juventini né i napoletani, appena rientrati da Pechino con l'infuocata Supercoppa nelle gambe e in testa. Non c'è Cassano per scelta tecnica e non c'è Balotelli per una congiuntivite. Italia e Inghilterra si ritrovano 52 giorni dopo quello 0-0 dei quarti di finale in cui gli azzurri dominarono, riuscendo pero' a piegare i "tre leoni" soltanto ai rigori. Di Diamanti quello decisivo che spedì gli azzurri in semifinale e il bolognese è uno dei pochi superstiti dell'avventura europea che Prandelli schiera nell'11 iniziale. Tra i pali c'è Sirigu, Abate e Balzaretti gli esterni, Ogbonna-Astori la coppia centrale. Capitan De Rossi è il regista, Aquilani e Nocerino completano il reparto alle spalle del tridente Diamanti-Destro-El Shaarawy. Tante facce nuove anche nell'Inghilterra di Hodgson che ritrova Lampard e schiera il solito, scolastico e intoccabile (per lui e gli inglesi) 4-4-2. Nonostante la rivoluzione e le tante novità, l'Italia riparte dalle certezze acquisite agli Europei: palla a terra e voglia di fare sempre la partita. Destro fa capire subito che è l'attaccante del futuro, ma anche del presente. I movimenti sono quelli giusti e la personalità non manca. Di certo ne hanno da vendere Alino Diamanti e Daniele De Rossi. Sono loro che, al 15', sbloccano il risultato: angolo del bolognese, colpo di testa vincente del giallorosso. Italia in vantaggio e anche con merito. Destro dà profondità e cerca il 2-0, nell'Inghilterra Lampard prova a dettare i tempi, ma soltanto Johnson gli dà una mano, mentre Carroll è immobile e inconcludente. Ogbonna e Astori fanno un figurone, non altrettanto Balzaretti che al 27' si fa anticipare da Jagielka che con un bel colpo di testa in tuffo batte Sirigu sul corner di Lampard: 1-1. La stella del Chelsea è il migliore dei suoi, prima impegna il portiere azzurro, poi con una splendida punizione sfiora il 2-1.  L'Italia, però, c'è. Diamanti e Destro si cercano e si trovano, mentre El Shaarawy non riesce a entrare nel vivo del gioco, così come Aquilani che in mezzo non si vede e non si sente. Interessante anche l'inizio ripresa. Meglio l'Italia, in campo c'è Peluso (uno degli 8 "deb") al posto di Balzaretti. Al 13', dopo un miracolo di Ruddy (subentrato a Butland) su Destro, e' proprio l'esterno dell'Atalanta a divorarsi il gol del 2-1 su uno splendido assist di Nocerino.  Poi iniziano i cambi, tanti, troppi. C'è spazio anche per Verratti che non va a fare il regista, ma il trequartista (da rivedere). Al 28' Sirigu è bravo e fortunato a salvarsi (gli da' una mano il palo) sul quasi auto-gol di Peluso pressato da Lescott. I cambi spezzano il ritmo-partita, però l'Italia continua a provarci. Verratti spreca una buona occasione, poi, al 34', Gabbiadini rischia di festeggiare l'esordio con una bella rete di testa, ma Lescott salva sulla linea.  Dal possibile 2-1 azzurro all'1-2 inglese: sul contropiede successivo, infatti, Defoe salta Abate e inventa un gran destro a girare che Sirigu sfiora soltanto prima di vederlo finire sotto il "7" alla sua sinistra. Hodgson e gli inglesi esultano, l'Italia non si deprime anche se rischia ancora sulle ripartenze britanniche. C'è spazio anche per un possibile rigore su un mani in area di Abate, l'arbitro lascia correre.  Finisce 2-1, vince l'Inghilterra, gli azzurri perdono la quarta amichevole consecutiva, ma il risultato contava davvero poco e questa Italia dei giovani ha detto di avere un futuro. Il ct questo cercava e questo ha avuto nella serata in cui la Figc e lo sponsor tecnico hanno voluto celebrare i campioni del 1982, 30 anni dopo quello splendido Mundial. Tutti in campo con le maglie e i numeri di allora, solo che a Berna il 20 di Pablito Rossi l'aveva Ignazio Abate: darlo a Destro sarebbe stato meglio.   

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