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Italia, Conte è furioso: "Il nostro calcio ha toccato il fondo, ma possiamo ancora scavare"

michele deroma
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"Il calcio italiano ha toccato il fondo, ma io dico che non è finita, possiamo ancora scavarlo...": sono parole dure e cariche di pessimismo, quelle del ct della nazionale, Antonio Conte, il giorno dopo l'incontro con gli allenatori di serie A. "Spesso si parla a vanvera, io voglio i fatti e preferisco agire: c'è la voglia di costruire qualcosa d'importante, e la nazionale è di tutti ed è importante". La collaborazione tra nazionale e club? "Ci deve essere: i club sono importanti, ma anche la nazionale è importante..." L'incontro con gli allenatori - Dalle parole rilasciate a RaiSport, pare di intravedere un Antonio Conte non del tutto soddisfatto, anzi: c'è sicuramente qualcosa che inquieta il ct azzurro. La Stampa di oggi, a proposito dell'incontro tra il ct e gli allenatori dei club, ha parlato di "mezzo flop", con "Benitez, Garcia e Mancini che non sono andati da Conte: i club potrebbero dire no agli stage per la nazionale". Ha fatto eco, alle parole della Stampa, anche Max Allegri, tecnico della Juventus, oggi in conferenza: oltre alle consuete parole di rito, e cioè "L'incontro con Conte è stato positivo, uno scambio di idee: siamo usciti dall'incontro con una collaborazione da parte di tutti gli allenatori col ct, ma credo che sia normale. Era la prima volta che accadeva e credo sia stato positivo", Allegri ha anche glissato sulla questione-stage: "Ci sono delle date che vanno rispettate. I giocatori non sono miei ma della Juventus, il confronto sarà fatto tra la Federcalcio e le nazionali". Diversi altri allenatori, tra cui Montella e Stramaccioni, hanno ribadito il concetto espresso da Allegri: i giocatori sono dei club, e saranno loro (eventualmente) a creare problemi a Conte...

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