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COSA DOVETE SAPERE PER POTERVI DIFENDERE

"Se non conosci il nemico e non conosci te stesso, perderai cento battaglie su cento"

Andrea Bisaschi
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Se non conosci il nemico e non conosci te stesso, perderai cento battaglie su cento, così diceva Sun Tzu, generale e filosofo cinese vissuto più di duemila anni fa. Oggigiorno questo pensiero è tornato di estrema attualità, in uno Stato che purtroppo fatica in maniera evidente a gestire l'ordine e garantire la sicurezza dei cittadini. Ogni giorno i quotidiani nazionali e i vari telegiornali riportano notizie di cronaca alquanto preoccupanti.  Per questo motivo in giugno di quest'anno, ho inaugurato un programma speciale denominato BSD SAFETY PROGRAM, che ha l'obiettivo di mettere i comuni cittadini in condizione di prevenire situazioni di rischio. Esistono infatti comportamenti che possono rivelare emozioni che indicano un imminente aggressione. Il saper riconoscere queste emozioni di rabbia, paura, ansia permette a qualsiasi persona di riuscire a prevedere un eventuale aggressione e quindi ad avere il tempo necessario per sottrarsene. Insegnare ai civili a riconoscere questi segnali è esattamente lo scopo di questo programma innovativo che comprende nozioni di scienze comportamentali, psicologia dell'emergenza, tattiche militari, esercizi di improvvisazione teatrale e simulazioni di situazioni reali. La finalità del programma è di accrescere la consapevolezza dei cittadini sull' importanza di individuare quelle anomalie, quelle incongruenze, quei segnali che possono preannunciare un imminente aggressione o un attentato. Per imparare a cogliere gli indicatori di un eventuale attacco è necessario conoscere le dinamiche di un aggressione.  In questo articolo analizziamo le caratteristiche di un aggressione a scopo di rapina, quindi premeditata detta anche "a freddo":  1) fase dell'appostamento L' aggressore si posiziona in un luogo abbastanza nascosto senza dare troppo nell' occhio e individua la "preda" sulla base della vulnerabilità apparente.  2) fase di avvicinamento L' aggressore tenterà di avvicinarsi alla preda senza destare in quest'ultima apprensione, molto probabilmente cercherà di mostrare un volto disteso e abbozzerà ad un sorriso. 3) distrazione verbale L' aggressore con fare gentile, chiederà alla vittima un indicazione stradale o comunque porrà una domanda aperta, ovvero quel tipo di domanda che richiede una risposta elaborata, quindi non si o no. Questa tipologia di domanda è posta proprio perché il ricevente deve per poter rispondere formulare una risposta elaborata e quest'ultima richiede attenzione che inevitabilmente viene sottratta ai movimenti del predatore. 4) aggressione agita Nel momento in cui la vittima inizierà a rispondere l'aggressore coglierà l'attimo giusto per attaccare in modo repentino e deciso. A volte può capitare che la fase tre venga saltata e si passi direttamente dall' avvicinamento all' aggressione vera e propria. Questa tipologia è maggiormente intuibile perché l'aggressore venendo diretto con l'obiettivo di rapinarvi, più difficilmente riuscirà a mascherare le sue intenzioni. Nel prossimo articolo vedremo le dinamiche dell'aggressione "a caldo".

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