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Imparare a litigare tra adulti

I bambini soffrono per i litigi dei grandi

giovanni morelli
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Ci sono però dei piccoli “trucchi” che mamma e papà possono adottare affinché la situazione non degeneri. Perché una singolar tenzone davanti alla prole ha più effetti di quanto si immagini – spiega Mark Cummings, psicologo all'Università di Notre Dame, Indiana, negli Usa, esperto di problemi familiari.  Alcuni studi dimostrano che già un neonato è in grado di riconoscere il tono alterato della voce di mamma e papà, e di sentirsi agitato e in ansia per questo. Verso i 4/6 anni, invece, i bambini si sentono al centro del mondo, e pensano di essere essi stessi la causa dei diverbi. Ovviamente vanno rassicurati del contrario. Intorno agli 8-12 anni subentra la paura che la lite sia un presagio di una separazione, e anche in questo caso va spiegato loro che non è così. In generale, se vi capita di litigare davanti ai vostri figli, evitate parole troppo forti, toni definitivi e di coinvolgere i bambini chiedendo loro dei giudizi. Prestate attenzione ai segnali di stress dei bambini. Alcuni avvertono l'approssimarsi della lite e magari si coprono le orecchie per non sentire, oppure si rifugiano nella loro cameretta. Poi, a burrasca passata, spiegate ai ragazzi che discutere può capitare, fa parte della vita, ma che l'importante è chiarirsi e fare pace alla fine. a cura della psicologa Maria Rita Parsi  

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