Cerca
Logo
Cerca
+

Paolo Becchi su Bce e Ue: "I loro giudici tirano fuori le p***, la nostra Corte costituzionale cala le braghe"

Paolo Becchi
  • a
  • a
  • a

L'Unione europea è offesa perché la corte tedesca ha sostenuto il suo primato sulla corte europea, accogliendo parzialmente le eccezioni di incostituzionalità sollevate sul Quantitative easing della Bce. Traduzione: l'Unione europea potrebbe implodere tra poche settimane, quando il governo e il Parlamento tedesco saranno "tenuti a opporsi al precedente trattamento del PSPP (il programma di acquisto della Bce)", come riportano testualmente vari giornali tedeschi. Un voto contrario che segnerebbe, di fatto, la fine dell'Unione. Una sentenza che dimostra soprattutto una cosa: i giudici tedeschi hanno "tirato fuori le p***", a differenza della Corte costituzionale italiana che ha sempre calato le braghe di fronte alla Corte di giustizia europea. 

 

 


Uno scontro istitituzionale senza precedenti. Anche per questo la reazione, da Bruxelles e Francoforte, è stata veemente. La Banca centrale europea sta "analizzando" la decisione di oggi della Corte costituzionale della Germania e verrà commentata "a tempo debito". Nel frattempo, in serata è stato già convocato il Consiglio direttivo della Bce in teleconferenza, per illustrare e discutere sul da farsi con i componenti del board, tutti i governatori delle banche centrali dell'eurozona. Dal canto suo, la Commissione Ue sottolinea come "il diritto dell'Unione europea abbia il primato sulla Costituzione tedesca" e "le sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea siano vincolanti anche per la Corte costituzionale tedesca". Si profila un braccio di ferro sanguinoso, nel momento più delicato e decisivo nella storia dell'Unione.

Dai blog